“Noi facciamo un’azione di adesione all’indagine avviata dalla Procura della Corte dei conti per danno erariale alla Morgan Stanley che in qualità di consulente del Ministero e poi di banca d’affari che ha piazzato i derivati ha causato danni erariali significativi. Al contempo siamo in causa con i dirigenti del ministro del Ministero dell’Economia e delle Finanze che hanno sottoscritto clausole vessatorie e nella gestione del debito hanno fatto operazioni di investimento che hanno fatto disastri in spregio a quanto previsto dalla Costituzione. Il danno richiesto è di 2,7 miliardi in capo a Morgan Stanley se verrà riconosciuto tutto e di 1,2 miliardi in capo ai dirigenti Mef che hanno gestito il debito pubblico in questo Paese”: così il presidente di Federconsumatori, Emilio Viafora, a margine della conferenza stampa nella sede della Cgil in cui è stato esposto il ricorso alla Corte dei Conti contro Morgan Stanley.
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