Coronavirus, allarme Confcommercio: “La metà degli imprenditori valuta chiusura”
Mariano Bella: “Problema non è riaprire ma sopravvivere. Governo? Misure frammentarie”
(Roma). “C’è grande voglia di ritornare a fare business” ma anche “difficoltà gravi delle nostre imprese”, così il direttore dell’Ufficio studi di Confcommercio, Mariano Bella, riassume l’ultima indagine sulle imprese a due settimane dalla Fase 2 del Coronavirus. “Hanno riaperto 4 imprese su 5 ma nella ristorazione restano chiuse 1 o più su 4”. Se da un lato “i nostri imprenditori manifestano vitalità” dall’altro “emerge la preoccupazione per il futuro”, ammette Bella. “Il vero problema”, infatti, “non sono le riaperture ma quanti sopravviveranno. La metà di nostri imprenditori valuta la possibilità di dover chiudere”, spiega. Le cause sono “l’incremento dei costi dovuti a sanificazione e protocolli e riduzione dei ricavi”. Per il direttore Bella l’approccio del governo è stato “frammentario. Bisognava puntare su pochi interventi come gli indennizzi a fondo perduto per chi ha perso di più”. (Roberta Benvenuto/alanews)
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