CERNOBBIO, 5 APR – Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, sottolinea la resilienza degli imprenditori italiani, superiori alla media. Dopo la pandemia, ci si aspetta che questa capacità di adattamento si riproponga anche nel contesto attuale
In un contesto economico globale sempre più complesso e sfidante, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha recentemente sottolineato l’importanza della resilienza imprenditoriale italiana durante il suo intervento al Forum Ambrosetti a Cernobbio. Il ministro ha espresso ottimismo riguardo alla capacità delle imprese italiane di affrontare le attuali difficoltà economiche, paragonando la situazione attuale a quella vissuta durante la pandemia di Covid-19. ” “L’Italia che per definizione è fatta da imprenditori assai svegli e reattivi dimostra una resilienza superiore alla media, questo si è già verificato in occasione della pandemia e il nostro l’auspicio è che si manifesterà anche in questa situazione”, ha dichiarato Giorgetti.
Dazi, Giorgetti: “I controdazi potrebbero essere dannosi”
Parlando dei dazi, il ministro ha dichiarato che il governo italiano è impegnato “in una de-escalation con l’amministrazione Trump”. Giorgetti ha poi sottolineato che è importante non lasciarsi prendere dal panico e che le Borse “agiscono in modo razionale e talvolta irrazionale, seguendo altri tipi di istinti”.
“Come governo dobbiamo cercare di mantenere il sangue freddo e valutare gli impatti ed evitare di partire con una politica di controdazi che potrebbe essere semplicemente dannosa per tutti e per noi”, ha aggiunto il ministro. Il generale, Giorgetti ha descritto l’approccio del governo sulla questione dazi come “pragmatico e razionale”, che, dal suo punto di vista, dev’essere portato “a livello europeo”. Invece di dire che “l’Italia deve trattare da sola, io dico semplicemente che il governo italiano ovviamente pensando al tipo di economia che rappresenta, deve portare giustamente gli interessi italiani in Europa. Consapevoli – ha aggiunto – che la politica di tipo commerciale è per definizione, visto che l’Unione Europea è nata come mercato europeo, sostanzialmente di competenza europea”.
La crisi della globalizzazione
Giorgetti ha poi dichiarato che negli Stati Uniti la tendenza al protezionismo era già stata “chiaramente delineata” dall’amministrazione Biden. Ora, dopo le ultime decisioni di Donald Trump sui dazi “siamo di fronte a un cambiamento di portata storica e politica che mette sotto tiro la politica della globalizzazione che dagli anni Novanta in poi ha definito un fase, a mio giudizio, in crisi in modo evidente”. Si tratta, ha evidenziato Giorgetti, di una “crisi che abbiamo sottovalutato in nome del libero commercio”, “ignorando le conseguenze sociali, e poi politiche, della globalizzazione”.