Le Borse europee stanno subendo un netto calo, influenzate da una discesa dei mercati asiatici e dall’introduzione dei dazi americani voluti da Donald Trump, con previsioni di recessione globale. L’euro guadagna terreno sul dollaro, mentre il petrolio continua a scendere
Le Borse europee stanno affrontando una giornata di forte volatilità, con i mercati che mostrano segnali di debolezza a causa delle recenti tensioni commerciali e dell’impatto dei dazi introdotti dall’amministrazione Trump. L’indice Stoxx 600, che raccoglie le principali capitalizzazioni di mercato del continente, ha registrato una flessione dell’2%, evidenziando un clima di incertezza che si estende oltre i confini europei.
Settori in difficoltà
A pesare sui listini sono stati principalmente i settori del lusso e della tecnologia, con perdite rispettivamente del 4,6% e del 3,9%. Marchi iconici come Adidas e Burberry hanno subito un forte contraccolpo, con cali che hanno toccato il 10% e il 12%. La tecnologia ha mostrato segni di vulnerabilità, con colossi come Apple e Amazon che hanno visto i loro titoli scendere significativamente. Al contrario, il comparto automobilistico, pur risentendo della situazione, ha contenuto le perdite a un più modesto -1,9%, evidenziando una certa resilienza rispetto ad altri settori.
Impatto globale
Il contesto globale è complicato dall’andamento delle Borse asiatiche, dove Tokyo ha chiuso con un -2,8% e Hong Kong con un -1,5%. Anche la Cina ha risentito della situazione, sebbene in modo meno drammatico, con Shanghai che ha registrato un calo dello 0,2%. Gli analisti sottolineano come le economie del sud-est asiatico, fortemente legate agli scambi con gli Stati Uniti, siano particolarmente vulnerabili ai cambiamenti della politica commerciale americana.
Andamento valutario e commodities
Sul fronte valutario, il dollaro ha mostrato segni di debolezza, con l’euro che è salito a 1,1054 rispetto al biglietto verde. Questo indebolimento è stato accolto con favore da molti investitori, che vedono nel rafforzamento dell’euro un’opportunità per diversificare i propri portafogli. Anche il petrolio ha risentito della situazione economica, con il WTI che ha ceduto il 4,7%, scendendo a 68,34 dollari al barile, mentre il Brent è scivolato a 71,60 dollari, in calo del 4,5%.
In Italia, Piazza Affari ha visto i titoli di Tenaris e Unicredit particolarmente colpiti, con cali rispettivamente del 7,1% e del 5%. Tuttavia, in controtendenza, aziende come A2A e Terna hanno registrato guadagni, riflettendo una certa selettività da parte degli investitori. I rendimenti dei titoli di Stato sono in calo, con lo spread tra Btp e Bund che si mantiene stabile a 112 punti, segno di una certa fiducia nel mercato obbligazionario italiano nonostante le turbolenze.
L’analisi degli esperti suggerisce che, sebbene il mercato stia vivendo un periodo di difficoltà, le reazioni attuali siano da considerarsi fisiologiche. L’approccio prudente degli investitori e la diversificazione dei portafogli potrebbero attenuare gli effetti di queste oscillazioni sui mercati europei.