Ex Embraco, gli operai protestano davanti al MISE: “Andiamo alla Caritas, vogliamo lavorare”
Il 22 gennaio è l’ultimo giorno per salvare l’azienda, poi per i lavoratori sarà disoccupazione
(Roma). Sono arrivati questa mattina presto da Riva di Chieri in provincia di Torino per protestare sotto al MISE e per chiedere al ministro di prendere provvedimenti seri riguardo il loro posto di lavoro. Questi sono i lavoratori di Ventures (Ex Embraco) che dal prossimo 23 gennaio si ritroveranno senza lavoro e senza cassa integrazione. Una situazione drammatica che li ha spinti ad arrivare da Torino fino al MISE per chiedere la salvaguardia del loro futuro. “La colpa è di Calenda – tuona un lavoratore -, è lui che ci ha venduti alla Ventures per poi essere truffati”. Una posizione condivisa da tutti gli operai che, però, ora aspettano risposte concrete dal ministro Giorgetti, soprattutto dopo le promesse dell’ultima campagna elettorale di Torino e il no ad Italcomp. “Ci sono persone che prendono i pacchi alla Caritas ed altre che non riescono a pagare l’affitto, questa è la situazione in cui ci troviamo”, racconta Ughetto Giovanni Maurizio, operaio Embraco. (Davide Di Carlo/alanews)
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