Il sindacato: “Per produrre auto elettriche serve un piano nazionale per ricaricarle”
(Torino). “Vogliamo una trattativa vera, non di cortesia – ha detto Francesca Re David, segretaria generale Fiom – C’è annuncio di modelli e questo è importante, ancora non il numero dovuto. I modelli però non saturano gli stabilimenti. La cassa integrazione in Fca continuerà nel 2021 e doveva essere finita da un paio d’anni”.
“Su Mirafiori la nostra valutazione è negativa: arriva un solo modello. Nel 2006 si producevano sei modelli e più di 200 mila auto, siamo molto lontani da quei livelli, ci aspettavamo di più, siamo pronti a controbattere e a dire cosa ci vorrebbe. Andando avanti così ci sarà un punto di non ritorno” così Edi Lazzi, segretario generale Fiom Torino. “Siamo nel 2018, anno della piena occupazione in Fiat secondo quanto raccontato. Bene l’elettrico, ma senza un piano nazionale di rete di rifornimento delle auto elettriche noi potremmo produrne quante ne vogliamo, ma per poterle comprare vanno anche ricaricate” ha detto Michele De Palma, responsabile auto Fiom. (s.iacomussi)
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