Nei primi tre mesi del 2025, la produzione di Stellantis subisce un calo del 35,5% rispetto al 2024, con appena 109.900 unità prodotte. Il sindacato Fim Cisl avverte: “Tutti gli stabilimenti sono in rosso”. Auto a -42,5%, veicoli commerciali a -24,2%
Nel primo trimestre del 2025 la situazione produttiva di Stellantis, a cui fa capo FIAT, si presenta allarmante, con risultati che segnano un netto peggioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, già considerato critico. Secondo i dati forniti dalla Fim Cisl, la produzione totale di auto e furgoni commerciali è crollata a 109.900 unità, registrando un drammatico calo del 35,5%. Per trovare un livello di produzione così basso bisogna tornare indietro fino al 1956, un dato che evidenzia la gravità della crisi attuale.
Difficoltà negli stabilimenti
Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim Cisl, ha illustrato la situazione in un incontro a Torino, sottolineando che “tutti gli stabilimenti di auto e veicoli commerciali sono in rosso”. Questo scenario non solo mette in luce le difficoltà interne all’azienda, ma anche le sfide esterne, come i dazi che potrebbero aggravare ulteriormente la situazione. La produzione di auto è diminuita drasticamente, passando a 60.533 unità, con un calo del 42,5%. Anche i veicoli commerciali non se la cavano meglio, con una produzione di 49.367 unità, che rappresenta un calo del 24,2%.
Cause del declino
Le cause di questo declino sono molteplici. Da un lato, le difficoltà legate alla catena di approvvigionamento, intensificate dalla pandemia e da eventi globali come il conflitto in Ucraina, hanno messo a dura prova le capacità produttive. Dall’altro, l’evoluzione delle normative ambientali e la crescente domanda di veicoli elettrici richiedono un adeguamento delle linee produttive che Stellantis, al momento, sembra faticare a gestire.
Futuro incerto
In questo contesto, il futuro della casa automobilistica appare incerto. La necessità di innovazione e di investimenti in nuove tecnologie diventa sempre più urgente, ma senza un aumento della produzione, la competitività di Stellantis sul mercato globale rischia di essere compromessa. Le parole di Uliano risuonano come un campanello d’allarme per l’intero settore automobilistico, che deve affrontare sfide significative per riprendersi da questa crisi storica.