Germania, Tesla non paga i dipendenti malati: denuncia di IG Metall - https://www.tesla.com/it_it - Alanews.it
Il clima all’interno della gigafactory Tesla situata a sud di Berlino sta diventando sempre più teso. Recenti rivelazioni da parte del sindacato IG Metall hanno messo in luce pratiche aziendali controverse che colpiscono i dipendenti malati. Tesla, l’azienda automobilistica guidata dal miliardario Elon Musk, sta adottando misure che sollevano preoccupazioni non solo sul rispetto dei diritti dei lavoratori, ma anche sulla salute e il benessere generale del personale.
Secondo quanto riportato, Tesla mette in discussione retroattivamente i certificati medici forniti dai dipendenti, chiedendo loro di rivelare dettagli sulle loro diagnosi e di rinunciare alla riservatezza medica. Questo comportamento non solo contrasta con le normative sulla protezione dei dati, ma crea anche un’atmosfera di sfiducia e ansia tra i lavoratori. I dipendenti si sentono costretti a giustificare la loro assenza, e questo è potenzialmente dannoso per la loro salute mentale.
In aggiunta, è emerso che Tesla trattiene spesso gli stipendi dei dipendenti malati senza considerare le soglie di pignoramento. Questo comportamento può portare a difficoltà economiche per i lavoratori malati, aggravando ulteriormente la loro situazione già precaria. Le pressioni esercitate dall’azienda sono amplificate dalla questione dei presunti “debiti” accumulati a causa di sovraretribuzioni. In molte occasioni, i lavoratori si trovano spinti a firmare accordi di risoluzione consensuale senza alcun periodo di riflessione, una pratica che solleva forti preoccupazioni etiche e legali.
Il sindacato IG Metall, rappresentante di migliaia di lavoratori del settore metalmeccanico, ha riportato che i membri della sua organizzazione presso la gigafactory di Tesla ricorrono alla protezione legale circa 21 volte più frequentemente rispetto alla media nazionale. Anche se il sindacato non ha reso noto il numero esatto di ricorsi legali, un portavoce ha confermato che si tratta di casi “numerosi”. D’altra parte, il management di Tesla ha minimizzato la questione, dichiarando che nel loro stabilimento si registrano solo una dozzina di casi al mese, definendo le affermazioni di IG Metall come una “deliberata distorsione della realtà”.
Dirk Schulze, responsabile regionale di IG Metall, ha esortato Tesla a porre immediatamente fine a queste pratiche, definendole “poco serie, disumane” e “controproducenti”. Secondo Schulze, la soluzione all’elevato tasso di assenteismo non risiede nella pressione sui dipendenti, ma piuttosto nel miglioramento delle condizioni di lavoro. Un ambiente di lavoro sano e supportivo è fondamentale per garantire che i dipendenti si sentano motivati e in grado di svolgere le loro mansioni senza timori.
Il tasso di assenteismo all’interno della fabbrica ha raggiunto il 17%, portando la dirigenza di Tesla a intraprendere misure drastiche, come le visite a domicilio dei dipendenti malati senza preavviso. Anche se questa pratica ha ridotto l’assenteismo al 9%, ha suscitato forti critiche e malcontento tra i lavoratori. La mancanza di preavviso e di rispetto per la privacy dei dipendenti solleva interrogativi sulla correttezza e sull’etica di tali azioni.
Le tensioni all’interno dell’azienda si intensificano in un contesto in cui Tesla sta perdendo terreno nel mercato automobilistico tedesco, nonostante un aumento generale delle immatricolazioni di veicoli elettrici. La crescente concorrenza da parte di produttori automobilistici tradizionali che investono nella transizione verso l’elettrico potrebbe aggravare ulteriormente la pressione sui dipendenti.
Inoltre, il fondatore di Tesla, Elon Musk, è stato recentemente oggetto di critiche per il suo sostegno al partito di estrema destra AfD durante le elezioni parlamentari in Germania. Questo sostegno politico ha alimentato il malcontento tra i lavoratori e i cittadini tedeschi, che vedono in queste scelte una mancanza di rispetto per i valori democratici e inclusivi.
In un contesto già difficile, si è verificato un evento allarmante: quattro auto Tesla hanno preso fuoco a Berlino. La polizia ha aperto un’indagine per determinare se ci sia un “motivo politico” dietro a questi incendi, aggiungendo un ulteriore strato di tensione alla già complessa situazione dell’azienda. Le preoccupazioni per la sicurezza dei veicoli Tesla, unite alle pratiche aziendali discutibili, potrebbero avere un impatto significativo sulla reputazione del marchio e sulla fiducia dei consumatori.
L’insieme di questi fattori crea un quadro inquietante per Tesla in Germania. La combinazione di pratiche aziendali controverse, tensioni interne e crescente concorrenza nel mercato automobilistico elettrico potrebbe rivelarsi una sfida significativa per l’azienda nel prossimo futuro. La questione dei diritti dei lavoratori e delle condizioni di lavoro rimarrà al centro del dibattito, non solo all’interno di Tesla, ma anche nel più ampio contesto del settore automobilistico europeo.
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