Una casa smart può valere fino all’80% in più rispetto a una da ristrutturare. Dal 2018 al 2023, gli edifici in classe A sono aumentati dal 8% al 15%. L’efficientamento energetico potrebbe far risparmiare all’Italia fino a 19 miliardi di euro all’anno
Nel panorama immobiliare italiano, il concetto di casa smart sta guadagnando terreno a un ritmo impressionante. Secondo un’analisi approfondita condotta dalla Community Smart Building di Teha Group, le abitazioni dotate di tecnologie avanzate e elevate prestazioni energetiche possono valere fino all’80% in più rispetto a quelle che necessitano di ristrutturazione. Questo dato evidenzia non solo una tendenza di mercato, ma anche una crescente consapevolezza riguardo all’importanza dell’efficienza energetica.
Crescita delle abitazioni in classe A
Negli ultimi cinque anni, dal 2018 al 2023, la percentuale di edifici classificati in classe A è aumentata dal 8% al 15% del totale, un segnale chiaro di come il mercato si stia orientando verso soluzioni più sostenibili. Tuttavia, un dato preoccupante emerge dal rapporto: il 75% del patrimonio edilizio italiano è ancora collocato nelle tre peggiori classi energetiche. Questo rappresenta una sfida significativa per il nostro Paese, che si trova a dover affrontare non solo questioni economiche, ma anche sociali e ambientali.
Prezzi e transazioni nel mercato immobiliare
Il prezzo medio al metro quadro di un immobile ristrutturato secondo criteri di efficienza energetica si attesta attualmente a 2.316 euro, ovvero il 43% in più rispetto a un’abitazione abitabile e un sorprendente 80% in più rispetto a una casa da ristrutturare. Questi valori non fanno altro che evidenziare come l’adeguamento energetico non sia solo un investimento per il futuro, ma anche una scelta economica vantaggiosa nel presente.
Le compravendite di edifici nuovi, che incorporano tecnologie smart e soluzioni energetiche avanzate, hanno visto un incremento significativo, passando dal 49% al 70% negli ultimi dieci anni. Allo stesso modo, le transazioni di immobili ristrutturati con alta efficienza energetica sono aumentate dal 7% al 38%. Questo trend suggerisce che i consumatori stanno diventando sempre più informati e sensibili ai benefici che una casa smart può offrire, sia in termini di comfort abitativo che di risparmio energetico.
Risparmi e necessità di efficienza energetica
L’analisi di Teha Group, realizzata in collaborazione con partner di rilievo come ABB, BTicino e Ance Lombardia, stima che l’Italia potrebbe ottenere un risparmio annuale fino a 19 miliardi di euro grazie all’efficientamento energetico degli edifici. Questi risparmi non si limitano solo alle spese energetiche, ma possono anche influenzare positivamente il mercato del lavoro e l’economia in generale, stimolando settori legati alla ristrutturazione e alla costruzione di edifici sostenibili.
Un altro aspetto cruciale emerso dal rapporto è l’uso dell’energia negli edifici. Il 67% dell’energia consumata in Italia è destinata al riscaldamento, un dato che si avvicina al 65,1% della media europea. Questa elevata incidenza sottolinea la necessità di investire in soluzioni che migliorino l’efficienza energetica e riducano i costi per le famiglie. Infatti, l’8,8% delle famiglie italiane non riesce a mantenere adeguatamente riscaldata la propria abitazione, posizionando l’Italia al nono posto tra i Paesi dell’Unione Europea più colpiti da povertà energetica.
Questo scenario mette in evidenza come l’adeguamento energetico delle abitazioni non sia solo una questione di mercato, ma anche una necessità sociale. Investire in case smart non significa solo migliorare il valore economico di un immobile, ma anche contribuire a un futuro più sostenibile e giusto per tutti. La sfida ora è quella di incentivare ulteriormente la transizione verso edifici più intelligenti e sostenibili, affinché il nostro patrimonio immobiliare possa rispondere alle esigenze di un mondo in continua evoluzione.