Jabil, I lavoratori in protesta sotto il ministero del Lavoro: “Sappiamo lavorare, fatecelo fare”
“Non vogliamo gli ammortizzatori sociali. Perché non tornare a produrre fotonica?”
Economia-Altro (roma). Circa un centinaio di lavoratori della Jabil sono in presidio sotto il ministero del Lavoro a Roma dove i sindacati stanno incontrando il ministro per discutere del futuro dello stabilimento di Marcianise. 420 uomini che rischiano di perdere il posto a marzo perché la multinazionale ha intenzione di portare la produzione fuori dal Paese. “Noi in passato producevamo componenti per la Nokia e di fotonica per la Eriksson”, spiega Nicola lavoratore che da trent’anni presta servizio nel sito di Marcianise. Oggi la produzione del sito è totalmente cambiata e la causa, come sottolinea un’altra lavoratrice dello stabilimento di nome Giovanna, è da ricercare “nella pandemia”; ma non solo anche l’avvento della Huawei ha costretto la Erikson a lasciare la produzione in Italia. “Noi siamo stanchi della cassa integrazione, noi vogliamo lavorare perché sappiamo farlo. Sappiamo produrre le componenti riguardanti la fibra ottica, perché non si può tornare a produrle?”, si domandano i presenti. (Davide Di Carlo/alanews)
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