Landini: “Basta delocalizzazioni, Europa tassi le multinazionali”
“Referendum sul lavoro precario è legato a questo: bisogna aumentare salari e investire su persone”
Economia (Milano). “La prima cosa da evitare sono le delocalizzazioni. Oggi i Paesi dicono ‘se investi da me paghi meno tasse’, questo vuol dire rompere il nostro sistema industriale”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, a margine della due giorni di incontri “Futura – Il voto è la nostra rivolta”, che si tiene a Milano l’11 e il 12 aprile. L’iniziativa ha l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza del referendum come strumento di partecipazione politica in vista del voto dell’8 e del 9 giugno su lavoro e cittadinanza. “C’è bisogno, se pensiamo all’Europa, di avere un sistema fiscale che faccia pagare le tasse alle multinazionali laddove le loro attività vengono realizzate – ha continuato Landini – Questo significa avere risorse per potere fare investimenti”. “I referendum non sono qualcosa di scollegato. Quando diciamo ‘basta al lavoro precario’ stiamo dicendo che bisogna aumentare i salari e investire sulle persone”, ha concluso. (Agnese Ranaldi/alanews)

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