Nissan sta valutando la possibilità di trasferire parte della produzione negli Stati Uniti, in particolare per il modello Suv Rogue. Questa strategia, segnalata dalle autorità locali della prefettura di Fukuoka, mira a ridurre l’impatto delle recenti politiche tariffarie imposte dall’amministrazione Trump. La decisione del produttore auto segue l’introduzione a inizio mese di un’imposta aggiuntiva del 25% su tutte le auto prodotte al di fuori degli Stati Uniti, nel tentativo di attrarre più investimenti e posti di lavoro nella maggiore economia mondiale. L’idea di spostare la produzione direttamente sul mercato statunitense è volta ad evitare i dazi del 25% sulle auto fabbricate al di fuori degli Stati Uniti, entrati in vigore all’inizio di aprile 2025.
La posizione di Nissan e il mercato giapponese
Il vice governatore di Fukuoka, Masaru Eguchi, ha confermato che, nonostante il potenziale trasferimento, Nissan intende mantenere attivi i due attuali impianti di produzione nella prefettura. Questo atteggiamento suggerisce che l’azienda non intende abbandonare completamente il mercato giapponese, ma piuttosto diversificare le sue operazioni per affrontare le sfide economiche attuali.
Impatto delle tariffe e strategia aziendale
L’introduzione delle nuove tariffe si inserisce in un contesto più ampio di protezionismo commerciale, volto a stimolare la produzione interna e a creare posti di lavoro negli Stati Uniti. Nissan, come molti altri produttori di auto, si trova a dover adattare la propria strategia per navigare in un panorama commerciale in continua evoluzione. Le conseguenze di queste politiche tariffarie non si limitano alla sola Nissan, ma interessano l’intero settore automobilistico, costringendo i produttori a rivedere le proprie catene di approvvigionamento globali.
Aumento della produzione del modello Patrol
In aggiunta, Nissan ha annunciato l’intenzione di aumentare la produzione della sua vettura sportiva Patrol, molto apprezzata in mercati come il Medio Oriente e l’Australia, presso il secondo stabilimento di Fukuoka. Questa decisione non solo evidenzia l’impegno dell’azienda verso il mercato giapponese, ma sottolinea anche la sua strategia di adattamento alle richieste di diverse aree geografiche.
In un contesto competitivo come quello attuale, le scelte di Nissan potrebbero influenzare non solo la sua posizione sul mercato, ma anche le dinamiche economiche locali e globali. Il trasferimento di produzione è spesso indicativo di tendenze più ampie nel settore automobilistico. La situazione rimane quindi in continua evoluzione, con la casa automobilistica giapponese attenta a cogliere le opportunità e a rispondere alle sfide emergenti.