L’attacco, senza precedenti, ha colpito e saccheggiato dati sensibili su alcuni siti web istituzionali, ma sono state prese di mira anche circa 500 mila aziende, oltre a un milione di dipendenti
Un attacco hacker senza precedenti ha colpito il Marocco, compromettendo migliaia di dati sensibili provenienti da importanti istituzioni nazionali. Migliaia di dati sensibili sono stati saccheggiati da alcuni siti web istituzionali. Nella serata di ieri, martedì 8 aprile 2025, i siti web del Fondo Nazionale di Previdenza sociale e del Ministero per l’inclusione economica, le piccole imprese e l’occupazione sono stati oggetto di un attacco mirato che ha portato alla violazione di informazioni relative a circa 500 mila aziende e a oltre un milione di dipendenti.
Dettagli dell’attacco
Secondo i rapporti dei media marocchini, l’attacco ha comportato la fuga di dati personali, incluse informazioni bancarie, indirizzi di residenza e dettagli sui salari, con oltre 53.000 documenti in formato PDF compromessi. Questo evento ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla sicurezza informatica nel paese, evidenziando vulnerabilità nei sistemi di protezione dei dati.
Il gruppo di hacker responsabile, identificato come JabaROOT DZ, ha rivendicato l’azione attraverso un canale Telegram. La loro dichiarazione suggerisce che l’attacco sia stato una ritorsione contro le presunte azioni ostili da parte di hacker marocchini, in particolare a seguito del furto dell’account Twitter dell’agenzia di stampa algerina APS. Il gruppo ha avvertito che ulteriori attacchi potrebbero seguire in risposta a future aggressioni contro gli interessi algerini.
Implicazioni per le entità colpite
Tra le entità colpite dall’attacco figura la holding personale del re del Marocco, Siger, nonché la banca Credit du Maroc. Anche il Fondo Mohammed VI per l’Investimento è stato interessato dalla violazione. Le conseguenze di questo attacco si estendono oltre la sfera economica, minacciando la stabilità e la fiducia nelle istituzioni marocchine. La rivelazione dei redditi di figure di alto profilo, come il segretario particolare del re Mohammed VI, Mohammed Mounir El Majidi, potrebbe avere ripercussioni politiche e sociali significative.
Reazioni e misure di sicurezza
Le autorità marocchine stanno attualmente valutando l’entità della violazione e le misure necessarie per mitigare i danni. Gli esperti di sicurezza informatica avvertono che eventi come questi evidenziano la necessità di rafforzare le infrastrutture di sicurezza e di implementare protocolli di protezione dei dati più rigorosi. La crescente attività di hackeraggio, in particolare tra le nazioni nordafricane, solleva interrogativi sulla sicurezza informatica regionale e sull’importanza della cooperazione internazionale per affrontare queste minacce emergenti.