Luiz Inácio Lula da Silva | Alanews.it
La disapprovazione nei confronti del governo di Luiz Inacio Lula da Silva ha raggiunto il 56% degli elettori brasiliani, segnando un record negativo dal suo insediamento il 1 gennaio 2023. L’approvazione è scesa al 41%, la più bassa finora.
La situazione politica in Brasile sta attraversando una fase di grande tensione e cambiamento. Secondo un recente sondaggio condotto dall’istituto Quaest, il tasso di disapprovazione nei confronti del governo di Luiz Inácio Lula da Silva ha raggiunto il 56%, segnando un record negativo sin dall’inizio del suo mandato, avviato il 1 gennaio 2023. Questo dato rappresenta un campanello d’allarme per il governo brasiliano, poiché per la prima volta la disapprovazione ha superato il 50%. Al contempo, il tasso di approvazione del presidente è sceso al 41%, il livello più basso mai registrato da quando è entrato in carica.
Il sondaggio, realizzato tra il 27 e il 31 marzo e che ha coinvolto 2.004 persone di età pari o superiore ai 16 anni, ha rivelato un quadro complesso della percezione pubblica nei confronti dell’esecutivo. Tra i gruppi che mostrano maggiore disapprovazione ci sono le donne e le persone di etnia parda, una categoria che rappresenta una fusione di antenati europei, indigeni e africani. La disaffezione nei confronti di Lula sembra farsi sentire anche tra le fasce di popolazione che tradizionalmente lo sostenevano.
Un aspetto interessante emerso dal sondaggio è il pareggio tecnico tra i più poveri, i cattolici e gli elettori del Nordest, regioni dove Lula aveva ottenuto il consenso più ampio durante le elezioni del 2022. Questo cambiamento di opinione da parte di elettori che hanno una storia di sostegno al Partito dei Lavoratori (PT) suggerisce una crescente frustrazione nei confronti delle politiche economiche e sociali attuate dal governo.
Lula, che si è impegnato a combattere la povertà e le disuguaglianze sociali, affronta ora sfide significative. Gli effetti della pandemia di COVID-19, uniti a una crisi economica globale, hanno messo a dura prova il tessuto socio-economico del Brasile. A complicare ulteriormente la situazione ci sono le tensioni interne, come la recente ondata di scioperi e manifestazioni da parte di lavoratori e sindacati che chiedono risposte concrete alle loro richieste di diritti e salari dignitosi.
L’analisi dei dati del sondaggio rivela anche un calo di gradimento tra coloro che avevano votato per Lula nel 2022, un segnale di allerta per il presidente, che dovrà trovare un modo per riconquistare la fiducia di un elettorato in crescita disilluso. Non è raro che i presidenti brasiliani affrontino difficoltà simili, ma il contesto attuale è particolarmente delicato e richiede una risposta rapida e mirata.
Fratelli d'Italia presenterà un esposto alla Corte dei Conti riguardo alla manifestazione "Una piazza per…
Paul Schrader, regista di Taxi Driver, è accusato di aggressione sessuale dalla sua ex assistente.…
Hamas ha pagato fino a un milione di dollari per ogni drone introdotto nella Striscia…
Ucraina: il presidente Zelensky critica la debole risposta dell'ambasciata USA all'attacco missilistico russo su Kryvyi…
Le voci dalla piazza contro il riarmo a Roma: "Non daremo i nostri figli a…
Jannik Sinner, intervistato da Sky Sport, ha rivelato di non aver seguito il tennis durante…