Luiz Inácio Lula da Silva | Alanews.it
Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha recentemente annunciato una mossa strategica durante la sua visita di Stato a Tokyo, dichiarando che il Brasile non resterà in silenzio di fronte ai dazi imposti dagli Stati Uniti sulle importazioni di acciaio. Nel corso di una conferenza stampa, Lula ha rivelato l’intenzione del suo governo di fare ricorso all’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) per contestare le tariffe del 25% introdotte dall’amministrazione Trump, sottolineando l’importanza di difendere la sovranità commerciale del Brasile.
Lula ha chiarito che il Brasile ha due strade da percorrere:
Queste dichiarazioni mostrano la determinazione del governo brasiliano a tutelare le proprie industrie e a rispondere adeguatamente alle pressioni economiche esterne.
Nel 2024, il Brasile si è confermato come il secondo maggiore esportatore di acciaio negli Stati Uniti, con un volume di circa 4 milioni di tonnellate. Questo dato evidenzia l’importanza di accedere al mercato americano senza ostacoli significativi. Tuttavia, le relazioni commerciali tra i due paesi sono state complicate dall’atteggiamento protezionistico degli Stati Uniti, che ha portato all’introduzione di dazi su vari prodotti, incluso l’acciaio.
Lula ha affermato che non è più accettabile che solo gli Stati Uniti possano stabilire le regole del commercio internazionale.
Nonostante le parole forti del presidente, il ministro delle Finanze brasiliano, Fernando Haddad, ha escluso ritorsioni immediate, suggerendo una strategia più diplomatica per affrontare la questione. Tuttavia, è chiaro che la pazienza del governo brasiliano ha un limite e che le misure potrebbero essere attuate se la situazione non dovesse migliorare.
La questione dei dazi sull’acciaio non è solo economica, ma anche profondamente politica. Lula, che ha assunto la presidenza in un periodo di sfide interne ed esterne, sta cercando di consolidare la sua posizione sia a livello nazionale che internazionale. L’annuncio del ricorso all’OMC evidenzia un approccio assertivo della politica estera brasiliana.
Lula ha anche criticato il suo predecessore, Jair Bolsonaro, invitandolo ad affrontare la realtà anziché lamentarsi. La tensione tra i due leader è palpabile, e le parole di Lula riflettono una volontà di distaccarsi dalle politiche divisive di Bolsonaro, che hanno spesso trascurato le questioni di sovranità e giustizia sociale. Per Lula, Bolsonaro dovrebbe capire di aver “commesso un attacco alla sovranità” del Brasile. “È chiaro da tutte le prove che ha cercato di contribuire al mio assassinio, all’assassinio del vicepresidente, all’ex presidente del Tribunale superiore elettorale. E tutti sanno cosa è successo in questo Paese. Non ha senso che ora faccia storie, dicendo che è perseguitato. Sa cosa ha fatto. Solo lui lo sa. Solo lui sa cosa ha fatto. Sa che non è stato corretto”, ha aggiunto.
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