Rosen Zhelyazkov e Iliana Ivanova | Photo by Министерски съвет Република България Council of Ministers of the Republic of Bulgaria licensed under CC BY 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/deed.en) - Alanews.it
Il governo bulgaro del premier Rossen Zhelyazkov, del partito di centrodestra Gerb, ha superato la mozione di sfiducia in Parlamento, con 150 voti contrari. I nazionalisti di Vazrazhdane accusano l’esecutivo di mancata politica estera e sostengono che investire in Ucraina è un tradimento verso i cittadini.
Il 3 aprile 2025, il governo bulgaro guidato dal premier Rossen Zhelyazkov ha superato una mozione di sfiducia presentata dall’opposizione nazionalista nel Parlamento di Sofia. Questo voto rappresenta un momento cruciale per l’esecutivo, che ha assunto il potere il 16 gennaio scorso e si trova a governare in una coalizione che include il partito di centrodestra Gerb, i socialisti del Bsp e il partito populista “C’è un popolo come questo” (Itn). La mozione di sfiducia è stata respinta con un voto di 150 contro 54, con 204 dei 240 deputati presenti in aula.
La Bulgaria, situata nel sud-est dell’Europa, ha una storia di instabilità politica, caratterizzata da frequenti cambi di governo e tensioni tra le varie forze politiche. Il governo Zhelyazkov è emerso in un contesto di sfide economiche e sociali, con una popolazione che esprime preoccupazioni riguardo alla corruzione e alla gestione delle risorse pubbliche. La coalizione attuale, sebbene fragile, ha cercato di stabilizzare la situazione politica attraverso un dialogo aperto tra le diverse fazioni.
L’opposizione nazionalista, rappresentata dal partito “Vazrazhdane” (Rinascita), ha accusato il governo di non perseguire una politica estera sovrana, in particolare in relazione alla guerra in Ucraina. I nazionalisti hanno descritto l’atteggiamento dell’esecutivo come un “grave tradimento” nei confronti dei cittadini bulgari, denunciando l’allocazione di fondi statali significativi per sostenere l’Ucraina mentre i programmi sociali in Bulgaria rimangono cronicamente sottofinanziati.
Il premier Zhelyazkov ha difeso la sua amministrazione, affermando che il sostegno all’Ucraina è una questione di responsabilità morale e geopolitica. Ha sottolineato che la Bulgaria deve mantenere una posizione chiara e solidale con i suoi alleati europei, in un momento di crescente tensione in Europa orientale. Inoltre, ha evidenziato gli sforzi del governo per implementare riforme economiche e sociali che possano migliorare la vita dei cittadini bulgari.
Il voto di oggi è stato un test cruciale per il governo Zhelyazkov, che ha dimostrato una certa stabilità nonostante le pressioni dell’opposizione. La presenza di 204 deputati in aula evidenzia l’attenzione e l’importanza attribuita a questo voto. Tuttavia, la divisione dei voti suggerisce che le tensioni politiche rimangono elevate e che la coalizione dovrà affrontare ulteriori sfide nel prossimo futuro.
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