Che Guevara, la storica cubana che ritrovò i resti in Bolivia: “Emozione indescrivibile”
Prof.ssa Ariet García ospite dell’Ass. Nazionale di Amicizia Italia-Cuba
Mondo (Roma). “Fu un momento quasi indescrivibile, quando sollevammo i resti del Che ci fu un silenzio tombale. Eravamo tutti sull’attenti come fossimo soldati, l’emozione era enorme: trovarsi al cospetto dei resti dei nostri compagni”. La prof.ssa cubana María del Carmen Ariet García, invitata a Roma dall’Ass. Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, ricorda così la spedizione in Bolivia del 1997 per ritrovare i resti di Ernesto Guevara e degli altri combattenti uccisi a La Higuera nel 1967. Una missione scientifica che durò circa 2 anni. “Cercarono continuamente di depistarci e la CIA mise pressione al governo boliviano – spiega la coordinatrice scientifica del centro studi Che Guevara – Avevamo messo insieme tutte le specializzazioni necessarie per l’impresa. Io ero lì in qualità di storica, ero l’unica donna. Fu un lavoro molto complesso. Il Che e gli altri combattenti furono seppelliti in una fossa comune a Vallegrande, lui era l’unico senza mani. Trovai nella sua giacca il tabacco della pipa”. (Fabrizio Rostelli/alanews)
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