Acer India ha introdotto un’iniziativa innovativa chiamata “Matrika”, offrendo un giorno di assenza retribuita al mese per le sue dipendenti durante il ciclo mestruale. L’obiettivo è promuovere inclusività di genere, tutela della salute e supporto ai lavoratori. Iniziative simili sono state adottate da altre aziende, come Zomato e Swiggy.
Acer India ha recentemente fatto un passo significativo verso il benessere delle donne sul posto di lavoro introducendo un giorno di permesso mestruale retribuito al mese. Questo programma, denominato “Matrika”, è progettato per garantire che le lavoratrici possano prendersi cura della propria salute senza dover sacrificare i giorni di permesso previsti dal contratto di lavoro. La decisione di Acer riflette un impegno più ampio per creare un ambiente di lavoro inclusivo e attento alle esigenze di tutti i dipendenti.
Un’iniziativa in crescita
L’introduzione del programma “Matrika” si inserisce in una tendenza crescente tra le aziende indiane, che stanno cominciando a riconoscere l’importanza di politiche che supportano le donne sul posto di lavoro. Alcuni esempi significativi includono:
- Larsen & Toubro: Ha annunciato permessi mestruali retribuiti in occasione della Giornata Internazionale della Donna;
- Zomato: Ha offerto dieci giorni di permesso retribuito all’anno per motivi legati al ciclo mestruale dal 2020;
- Swiggy: Ha implementato due giorni di permesso al mese dal 2021.
Queste iniziative evidenziano come la salute mestruale stia finalmente guadagnando attenzione nel mondo del lavoro.
Un cambiamento culturale
L’adozione di politiche come quella di Acer non è solo un gesto simbolico: rappresenta un cambiamento culturale più ampio in India. Negli ultimi anni, il dibattito pubblico sui diritti delle donne e sulla salute mestruale si è fatto più acceso, portando a una maggiore consapevolezza e accettazione di queste tematiche. Tuttavia, è importante notare che solo quattro stati indiani – Bihar, Odisha, Sikkim e Kerala – offrono attualmente permessi mestruali retribuiti ai propri dipendenti pubblici, dimostrando che c’è ancora molta strada da fare per garantire pari diritti e opportunità nel mondo del lavoro.