La recente sentenza dell’Alta Corte di Osaka ha segnato un momento cruciale nella lotta per i diritti civili in Giappone, dichiarando che vietare le nozze gay è incostituzionale. Questo verdetto rappresenta un passo avanti significativo per le coppie dello stesso sesso in un Paese ancora ancorato a tradizioni e norme sociali conservatrici. Nonostante la storica decisione, il governo giapponese mantiene una posizione ferma contro la legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso, suscitando interrogativi su quali saranno i prossimi sviluppi.
La sentenza dell’Alta Corte di Osaka
L’Alta Corte di Osaka è diventata la quinta corte superiore a stabilire che le leggi che vietano il matrimonio tra persone dello stesso sesso sono in contrasto con la Costituzione giapponese. Questa decisione ha annullato un precedente verdetto del Tribunale distrettuale di Osaka del 2022, segnando un cambiamento significativo nel panorama giuridico giapponese, dove le discriminazioni nei confronti delle persone LGBT sono ancora diffuse.
La causa è stata promossa da tre coppie dello stesso sesso provenienti da Aichi, Kyoto e Kagawa, che hanno richiesto un risarcimento di un milione di yen (circa 6.146 euro) a persona. Hanno sostenuto che il divieto di matrimonio viola il diritto all’uguaglianza sancito dalla Costituzione giapponese. Pur riconoscendo l’importanza della parità di diritti, la Corte ha deciso di non concedere danni, deludendo gli attivisti.
L’appello delle organizzazioni per i diritti civili
A seguito di questa sentenza, Marriage For All Japan, un’organizzazione che lotta per il riconoscimento legale del matrimonio tra persone dello stesso sesso, ha espresso soddisfazione per il verdetto, ma ha sottolineato che non basta. Il gruppo ha chiesto al governo e al parlamento di avviare il processo di legalizzazione delle nozze gay, affermando che la questione non può più essere ignorata. Hanno avviato una petizione per raccogliere firme e mobilitare il sostegno pubblico, puntando a portare la questione di fronte alla Dieta, il parlamento giapponese.
La posizione del governo e l’evoluzione giuridica
La posizione del governo giapponese rimane ambigua. Pur riconoscendo che il riconoscimento legale del matrimonio tra persone dello stesso sesso potrebbe “influenzare positivamente la felicità” del Paese, il premier Shigeru Ishiba ha ribadito che la Costituzione non consente tale matrimonio. L’articolo 24 della Costituzione giapponese definisce il matrimonio come un’unione “basata esclusivamente sul mutuo consenso di entrambi i sessi”, escludendo di fatto le unioni tra persone dello stesso sesso.
Negli ultimi anni, tuttavia, si è assistito a un incremento di sentenze favorevoli ai diritti delle persone LGBT. Tra il 2021 e il 2024, sono state emesse circa una dozzina di sentenze di primo grado che hanno dichiarato incostituzionale la mancanza di riconoscimento delle unioni omosessuali. Nonostante ciò, il Giappone rimane l’unico Paese del G7 a non aver legalizzato il matrimonio tra persone dello stesso sesso o le unioni civili.
Il cambiamento nell’opinione pubblica
L’opinione pubblica giapponese sta mostrando segni di cambiamento. Recenti sondaggi indicano un crescente sostegno per il riconoscimento legale delle unioni tra persone dello stesso sesso, suggerendo che la società giapponese è pronta a un cambiamento. Tuttavia, le resistenze culturali e le tradizioni radicate continuano a influenzare le decisioni politiche, creando un contesto complesso in cui i diritti delle persone LGBT vengono spesso messi in secondo piano.
In questo panorama, il ruolo delle organizzazioni attiviste diventa cruciale. Gruppi come Marriage For All Japan stanno lavorando instancabilmente per sensibilizzare l’opinione pubblica e fare pressione sul governo affinché riconosca i diritti delle persone LGBT. La sentenza dell’Alta Corte di Osaka rappresenta un’importante tappa nel lungo percorso verso l’uguaglianza per le persone LGBT in Giappone. Tuttavia, nonostante i progressi giuridici, la strada da percorrere è ancora lunga e tortuosa. La mobilitazione della società civile sarà determinante per promuovere un cambiamento reale e significativo.