Il presidente USA ha avvisato che da domani, 9 aprile, imporrà ulteriori tariffe se la Cina non annullerà le sue misure ritorsive
A partire da domani, 9 aprile 2025, gli Stati Uniti imposteranno tariffe doganali del 104% su una serie di beni importati dalla Cina. Questa misura, annunciata dal presidente Trump, rappresenta un ulteriore capitolo nella crescente tensione commerciale tra le due potenze. L’azione è stata motivata dalle ritorsioni cinesi contro le precedenti misure statunitensi.
Dettagli delle nuove tariffe
La decisione della Casa Bianca segue l’introduzione, all’inizio di aprile, di dazi del 34% su alcuni prodotti cinesi, ai quali si aggiungono le tariffe del 25% già in vigore. In un comunicato rilasciato ieri, Trump ha chiarito che se la Cina non avesse ritirato le sue misure ritorsive, sarebbe stata costretta ad applicare un ulteriore incremento delle tariffe fino al 50%. La risposta cinese non si è fatta attendere, con funzionari di Pechino che hanno denunciato l’azione come un atto di aggressione economica.
Settori colpiti e conseguenze
Le tariffe del 104% colpiranno in particolare settori strategici, tra cui l’elettronica, il settore automobilistico e i beni di consumo. Il governo statunitense ha dichiarato che tali misure sono necessarie per proteggere l’industria nazionale e contrastare pratiche commerciali che ritiene sleali. Tuttavia, esperti di economia avvertono che l’aumento dei costi potrebbe ricadere sui consumatori americani, portando a un incremento dei prezzi al dettaglio.
Tensioni e impatti globali
Le tensioni tra Washington e Pechino hanno radici profonde e si sono intensificate negli ultimi anni, con entrambi i paesi che si accusano reciprocamente di pratiche commerciali scorrette. La Cina, da parte sua, ha già annunciato misure di ritorsione, segnalando che intraprenderà ulteriori azioni per difendere i propri interessi economici.
In un contesto globale già fragile, le nuove tariffe potrebbero avere un impatto significativo sulle catene di approvvigionamento internazionali, complicando ulteriormente le relazioni fra le due nazioni. Le aziende americane, già alle prese con le conseguenze della pandemia di COVID-19, si trovano ora a dover navigare in un panorama commerciale in continua evoluzione, influenzato da queste nuove regolamentazioni.