Diga distrutta, Zelensky accusa la Russia di “ecocidio”
Il presidente ucraino: “Atto per ricattare il mondo e usare alluvione come arma”
(Kiev, Ucraina). “Mi rivolgo a tutti quelli nel mondo per i quali la vita è un valore. Oggi (06 giugno, ndr) gli occupanti russi hanno commesso il più grande crimine di ecocidio sul suolo ucraino, non solo durante questa guerra ma da decenni. Il bacino idrico distrutto di Kakhovka è uno dei più grandi dell’Ucraina. Lo scorso autunno abbiamo saputo che gli occupanti avevano minato la diga della centrale idroelettrica. Lo hanno fatto intenzionalmente, innanzitutto per ricattare il mondo e poi per usare l’alluvione come arma. È esattamente quello che è successo. La distruzione della diga è un bombardamento provocato dall’uomo sull’ambiente, dopo il quale la natura impiegherà decenni per riprendersi. Dobbiamo fermare il male russo. Tutti gli altri terroristi nel mondo devono vedere che il terrore è punito dal mondo”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accusa Mosca di ecocidio dopo la distruzione della diga di Nova Kakhovka e l’allagamento di diversi villaggi nell’oblast di Kherson. (NPK) (Francesco Cofano/alanews)
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