Parigi, 22 aprile – Diversi attacchi contro le prigioni francesi sono stati sventati grazie alla vigilanza del personale carcerario, ha dichiarato il ministro della Giustizia Gérald Darmanin. Nelle ultime ore, sono stati fermati individui con taniche di benzina vicino a un istituto penitenziario in Isère e si sono registrati incendi di auto a Caen. La procura antiterrorismo sta indagando sulle aggressioni
Nella notte tra il 21 e il 22 aprile, le autorità francesi hanno sventato diversi attacchi contro istituti penitenziari, come confermato dal ministro della Giustizia, Gérald Darmanin. Questo intervento tempestivo ha messo in luce l’importanza della vigilanza delle forze dell’ordine e degli agenti penitenziari, che hanno giocato un ruolo cruciale nella prevenzione di potenziali minacce. La crescente tensione attorno ai penitenziari in Francia è un segnale allarmante che richiede attenzione.
Episodi significativi in Isère
Un episodio rilevante è avvenuto in Isère, dove tre individui sono stati fermati nei pressi di un istituto penitenziario mentre trasportavano taniche di benzina nel bagagliaio della loro auto. La gendarmeria ha confermato l’arresto, sottolineando la pericolosità della situazione. Non si tratta di un caso isolato; nella stessa notte, a Caen, nel nord della Francia, diverse automobili sono state incendiate nel parcheggio del servizio penitenziario di reinserimento, con cinque veicoli distrutti dalle fiamme. Questi eventi evidenziano un clima di crescente aggressività nei confronti delle strutture carcerarie.
Attacchi riconducibili al DDPF
In aggiunta agli attacchi già menzionati, nella regione dell’Oise, vicino a Parigi, sono stati segnalati altri assalti, attribuiti al gruppo noto come DDPF (Diritti dei Prigionieri Francesi). Questo gruppo ha già rivendicato azioni simili in passato, utilizzando modalità operative caratterizzate da attacchi mirati e incendi dolosi. La preoccupazione delle autorità aumenta, temendo una possibile escalation della violenza.
Indagini in corso
Un altro aspetto preoccupante è rappresentato dai sorvoli di droni attorno ai diversi istituti carcerari, un fenomeno che si è intensificato negli ultimi giorni. Questo ha spinto la procura antiterrorismo a intensificare le indagini per garantire la sicurezza delle strutture. La situazione attuale mette in evidenza le sfide che le forze dell’ordine devono affrontare, in un contesto di crescente preoccupazione per la sicurezza delle carceri, già sotto pressione a causa della gestione di una popolazione carceraria in aumento e delle tensioni sociali in corso nel paese. Le autorità rimangono in allerta, pronte a intervenire per garantire la sicurezza nelle carceri e prevenire ulteriori attacchi.