Gaza, volontario palestinese: “Giù il muro per la prima volta, nostro sogno non è morto”
“Con occupazione moriamo 100 volte al giorno. Fuggire? Questo è un carcere”
(Gaza). “Situazione molto difficile. La strategia dei nostri partigiani è cambiata, cade il fatto che Israele sia il più forte tra i paesi arabi. Sono morti 570 israeliani e 320 palestinesi a Gaza. Gli israeliani hanno distrutto centinaia di case, adesso l’acqua non c’è. Per la prima volta è stato abbattuto il muro (di confine ndr), siamo contenti, questo significa che il nostro sogno di tornare al nostro paese è più vicino. Vogliamo solo vivere bene. Tutti i palestinesi sono contentissimi di quello che è avvenuto ieri. Siamo da 75 anni sotto l’occupazione israeliana, moriamo 100 volte al giorno. Vogliamo la libertà. Ieri i vecchi volevano piangere, il loro sogno non è morto. Torniamo alle nostre case e alla nostra terra. Invasione da terra? Non credo. A Gaza c’è tanta gente, dove può andare? Ci dicono: dovete lasciare Gaza ma dove andiamo? E’ un carcere. Rimarrò con i miei figli e andrò al lavoro per aiutare la gente”. La testimonianza di Mohamed Agl, volontario in una clinica medica a Gaza. (Fabrizio Rostelli/alanews)
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