Celso Amorim, principale consigliere del presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, ha dichiarato che la Cina offre “più opportunità” e “meno rischi” rispetto agli Stati Uniti. Ha criticato Washington per le tariffe indiscriminate e la rottura del multilateralismo. Amorim avverte dei potenziali danni economici globali
In un periodo di incertezze e tensioni globali, il Brasile sta riconsiderando le sue relazioni commerciali e il suo approccio strategico verso le potenze mondiali. Il principale consigliere per la politica estera del presidente Luiz Inácio Lula da Silva, Celso Amorim, ha espresso un forte sostegno per una cooperazione più intensa con la Cina, evidenziando come questa nazione possa offrire “più opportunità” e “meno rischi” rispetto agli Stati Uniti.
L’analisi di Celso Amorim sulla politica commerciale
Amorim ha chiarito, in un’intervista con il quotidiano O Globo, l’importanza di rafforzare i legami commerciali con la Cina. Secondo lui, la Cina rappresenta una fonte di investimenti esteri vitali, che gli Stati Uniti non sono in grado di garantire con la stessa efficacia. I dati recenti mostrano un aumento degli investimenti cinesi in infrastrutture nei paesi emergenti, inclusi quelli latinoamericani, sottolineando come la Belt and Road Initiative possa fungere da catalizzatore per lo sviluppo economico.
Opportunità cinesi
Il consigliere di Lula ha messo in evidenza le risorse significative della Cina, che possono essere sfruttate per migliorare le infrastrutture e stimolare la crescita economica nei paesi in via di sviluppo. La Belt and Road Initiative in particolare offre opportunità di finanziamento che possono aiutare le nazioni latinoamericane a superare le sfide economiche attuali, rendendo la cooperazione con la Cina un obiettivo strategico per il Brasile.
Critiche agli Stati Uniti
Amorim non ha esitato a criticare la politica commerciale degli Stati Uniti, caratterizzata da tariffe elevate e da un approccio bilaterale che potrebbe compromettere il sistema multilaterale. Ha avvertito che tali politiche rischiano di riportare il mondo a dinamiche di conflitto economico, simili a quelle degli anni ’30, contribuendo così a una possibile nuova crisi economica. La sua analisi invita a riflettere sull’importanza di mantenere relazioni commerciali equilibrate e collaborative, piuttosto che cadere nella trappola della competizione aggressiva.
Rischi del multilateralismo in crisi
Amorim ha sottolineato che la crisi del multilateralismo comporta rischi significativi, e che i vantaggi degli accordi bilaterali non possono giustificare la rottura delle relazioni commerciali globali. Ha esortato i paesi a lavorare insieme per mantenere un sistema commerciale stabile e cooperativo, fondamentale non solo per il Brasile, ma per l’intera economia globale, che si trova ad affrontare nuove sfide in un contesto di recessione internazionale.
In conclusione, l’approccio del governo di Lula sembra orientato a consolidare i legami con la Cina, mirando a creare un ambiente economico più stabile e diversificato per il Brasile. Le affermazioni di Amorim evidenziano come il Brasile possa affrontare le complessità delle relazioni internazionali, cercando nuove alleanze e opportunità di crescita in un mondo in continua evoluzione.