Vladimir Putin si dice aperto a un accordo di “pace permanente” con l’Ucraina, secondo l’inviato speciale della Casa Bianca Steve Witkoff. Gli accordi commerciali tra Russia e USA sono parte dei negoziati. Tuttavia, i progressi sul cessate il fuoco restano limitati
Durante un’intervista a Fox News, Steve Witkoff, inviato speciale della Casa Bianca, ha rivelato che il presidente russo Vladimir Putin sarebbe disposto a negoziare un accordo di pace duraturo con l’Ucraina. Questa dichiarazione arriva dopo un incontro tra Witkoff e Putin a San Pietroburgo, il terzo colloquio dall’inizio dell’anno, finalizzato a porre fine a un conflitto che dura ormai da oltre tre anni.
Un incontro utile e stimolante
Witkoff ha descritto l’incontro come “utile” e “stimolante”, sottolineando che la richiesta di Putin è quella di arrivare a una pace permanente, oltre il semplice cessate il fuoco. L’inviato ha osservato che ci è voluto tempo per arrivare a questo punto, ma ha ribadito che le trattative potrebbero segnare un cambiamento significativo. All’incontro erano presenti anche due consiglieri chiave del presidente russo, Yuri Ushakov e Kirill Dmitriev, il che suggerisce un coinvolgimento diretto della leadership russa nelle discussioni di pace.
Opportunità commerciali e sfide future
Witkoff ha anche menzionato che gli accordi commerciali tra Stati Uniti e Russia potrebbero essere parte integrante dei negoziati. “Credo che ci siano opportunità commerciali molto interessanti che possano stabilizzare non solo le relazioni bilaterali, ma anche la regione nel suo complesso”, ha affermato. Tuttavia, non ha specificato quali condizioni Putin stia ponendo per la pace.
Nonostante i progressi nelle conversazioni, gli sforzi per ottenere un cessate il fuoco definitivo continuano a incontrare ostacoli. Il mese scorso, Putin ha rifiutato una proposta congiunta di Stati Uniti e Ucraina per una tregua incondizionata, subordinando qualsiasi accordo alla revoca di alcune sanzioni occidentali. In questo contesto, l’ex presidente Donald Trump ha cercato di mediare tra le due parti, ma senza ottenere risultati significativi.
Questioni geopolitiche in evoluzione
La questione del nucleare iraniano è stata un altro tema trattato da Witkoff. Ha descritto il primo incontro diretto con emissari iraniani in Oman come “positivo” e “costruttivo”, pur senza menzionare il desiderio di un completo smantellamento del programma nucleare iraniano. Questo programma, ufficialmente civile, è oggetto di sospetti da parte dell’Occidente e di Israele, che temono possa nascondere intenti bellici. Trump, durante il suo mandato precedente, si era ritirato dall’accordo sul nucleare del 2015, riaccendendo le tensioni sul tema.
Il panorama geopolitico rimane quindi complesso e carico di sfide. Le dichiarazioni di Witkoff potrebbero rappresentare un nuovo inizio per le relazioni internazionali, ma la strada verso la pace e la stabilità è ancora lunga e irta di difficoltà.