Un drone ucraino è stato abbattuto dai sistemi di difesa russi a soli 300 metri dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia, in zona occupata
Un recente episodio ha riacceso le preoccupazioni sulla sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Un drone di origine ucraina è stato abbattuto dai sistemi di difesa russi a soli 300 metri dall’impianto, come confermato da numerose agenzie di stampa russe. Questa centrale, situata nella regione di Zaporizhzhia sotto il controllo delle forze russe, rappresenta un punto critico in un contesto di conflitto attivo, suscitando timori per la sua integrità e sicurezza.
Dettagli dell’incidente
Secondo le informazioni diffuse tramite Telegram dai dirigenti della centrale, il drone è stato neutralizzato nei pressi di un simulatore utilizzato per l’addestramento del personale tecnico. Fortunatamente, non si registrano né vittime né danni materiali a seguito dell’incidente, ma l’episodio ha riacceso le tensioni riguardo alla sicurezza dell’impianto, già bersaglio di attacchi in passato.
Precedenti attacchi
L’agenzia Interfax ha riportato che il simulatore in questione era stato attaccato altre tre volte dal mese di aprile 2024. Un attacco significativo si era verificato il 5 gennaio 2025, quando un drone aveva colpito il tetto dello stesso edificio, sollevando interrogativi sulla protezione della centrale nucleare, un punto strategico in un’area di conflitto. Questi eventi evidenziano la vulnerabilità dell’impianto e la necessità di misure di sicurezza più rigorose.
Monitoraggio della situazione
In seguito all’incidente, i responsabili della centrale hanno prontamente informato gli ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), i quali sono attualmente presenti nell’area per monitorare la situazione. La loro presenza è cruciale per garantire la sicurezza nucleare e per verificare che non ci siano rischi di incidenti potenzialmente catastrofici in una regione già instabile.
La situazione rimane critica, poiché la guerra in corso tra Russia e Ucraina continua a influenzare non solo gli aspetti militari, ma anche quelli civili e ambientali. Gli sviluppi futuri attorno alla centrale di Zaporizhzhia saranno oggetto di attenta osservazione, poiché qualsiasi escalation potrebbe avere ripercussioni ben oltre i confini nazionali. La comunità internazionale resta in allerta, consapevole dell’importanza di mantenere la stabilità in questa zona delicata.