Il presidente ucraino Zelensky commenta la strage di Sumy con 34 vittime, evidenziando il rischio che la sicurezza mondiale sia minacciata dall’avanzata russa. Invita Trump a vedere le conseguenze della guerra, affermando che i negoziati con la Russia non sono affidabili
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello al suo omologo statunitense, Donald Trump, affinché visiti Kiev per comprendere appieno la gravità della situazione in Ucraina. Questa richiesta arriva in un momento critico, dopo la strage di Sumy, dove 34 persone hanno perso la vita a causa di un attacco russo, sottolineando l’urgenza di una risposta internazionale unita al conflitto in corso.
La minaccia russa e le sue implicazioni globali
Durante un’intervista con CBS News, Zelensky ha evidenziato che la minaccia russa non riguarda solo l’Ucraina, ma ha implicazioni globali. Ha avvertito: “Se noi restiamo fermi, lui (Putin) avanzerà ulteriormente”, mettendo in guardia contro il possibile allargamento del conflitto. Le sue parole seguono l’attacco a Sumy, avvenuto durante la domenica delle Palme, che ha suscitato indignazione e preoccupazione a livello internazionale. Trump ha descritto l’accaduto come “orribile”, sollevando interrogativi sulle responsabilità russe.
Un appello alla comunità internazionale
Zelensky ha esortato Trump e altri leader mondiali a visitare l’Ucraina per vedere di persona le devastazioni provocate dalla guerra. Ha dichiarato: “Venite a vedere le persone, i civili, gli ospedali, le chiese, i bambini feriti o morti. Venite, guardate, e poi agiamo con un piano per porre fine alla guerra”. Questa richiesta mette in evidenza il desiderio di un coinvolgimento diretto della comunità internazionale nella risoluzione del conflitto.
La posizione di Zelensky su Putin e le possibilità di negoziato
Zelensky ha descritto Putin come “un nemico al 100%” e ha messo in discussione le possibilità di negoziati, affermando: “Non possiamo fidarci della Russia”. Ha avvertito che l’obiettivo di Putin è ripristinare un “Impero russo”, il che potrebbe portare a conflitti più ampi, coinvolgendo direttamente gli Stati Uniti e la NATO. La crescente tensione è ulteriormente evidenziata dai recenti attacchi russi nella regione di Zaporizhzhia, con 461 attacchi registrati in sole 24 ore, causando feriti tra la popolazione civile.
In merito alla moratoria sugli attacchi agli impianti energetici, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che la decisione sulla sua proroga dipenderà da Putin, evidenziando una continua escalation delle ostilità. Zelensky ha concluso la sua intervista esprimendo preoccupazione per la diffusione di narrazioni russe negli Stati Uniti, che potrebbero influenzare l’opinione pubblica e le decisioni politiche riguardo al supporto all’Ucraina.