Istanbul, 10 aprile – Ali Shamkhani, consigliere della Guida suprema dell’Iran, ha avvertito che continue minacce esterne potrebbero portare all’espulsione degli ispettori dell’AIEA e all’interruzione della cooperazione. Sono previsti colloqui sul nucleare con gli USA in Oman
Le recenti dichiarazioni di Ali Shamkhani, consigliere della Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, hanno sollevato preoccupazioni significative riguardo alle minacce estere percepite dall’Iran. Shamkhani ha avvertito che l’aumento delle pressioni da parte degli Stati Uniti e delle potenze occidentali potrebbe portare l’Iran a prendere misure drastiche, come l’espulsione degli ispettori dell’Agenzia internazionale dell’Energia atomica (AIEA). Queste affermazioni giungono in un momento critico, in vista di colloqui nucleari programmati per sabato in Oman.
Tensioni crescenti e rischi nucleari
Shamkhani ha sottolineato che la continua minaccia di attacco militare potrebbe compromettere le relazioni con l’AIEA e portare a operazioni più radicali, come il trasferimento di materiale nucleare arricchito verso siti non dichiarati. Questo clima di tensione suggerisce una possibile escalation delle attività nucleari iraniane, in risposta a sanzioni e pressioni esterne. Le nuove sanzioni statunitensi hanno colpito settori chiave dell’economia iraniana, già provata da anni di isolamento, alimentando ulteriormente le tensioni con l’Occidente.
Il ruolo strategico di Shamkhani
La figura di Shamkhani è cruciale in questo contesto. Con un passato da alto ufficiale della sicurezza, le sue dichiarazioni riflettono non solo la posizione del governo iraniano, ma anche un sentimento di resistenza verso le pressioni occidentali. L’affermazione che l’espulsione degli ispettori AIEA potrebbe essere “all’ordine del giorno” indica che l’Iran non intende subire passivamente le pressioni esterne, ma è pronto a rispondere con azioni concrete.
Implicazioni per i colloqui nucleari
La questione degli ispettori AIEA è particolarmente delicata, poiché l’agenzia gioca un ruolo cruciale nel monitoraggio delle attività nucleari iraniane. Un’interruzione della cooperazione potrebbe rendere difficile garantire la trasparenza necessaria per alleviare le preoccupazioni internazionali. Inoltre, la ripresa dei colloqui nucleari in Oman si svolge in un clima di crescente sfiducia. Le dichiarazioni minacciose di Shamkhani potrebbero influenzare negativamente il corso dei negoziati, rendendo più difficile trovare un terreno comune.