Israele, cooperante italiana da Hebron: “Uscire non è sicuro, situazione molto tesa”
“Non sono stata contattata dalla Farnesina. Scontri per ore ai checkpoint”
(Hebron). “In questo momento sono in hotel al chiuso e sono al sicuro ma si sentono degli scoppi e uscire in strada potrebbe voler dire essere coinvolti in qualcosa di La situazione a Hebron, in Cisgiordania, è molto tesa. Gli scontri si concentrano intorno ai checkpoint, qui vicino ci sono stati degli scontri per ore tra giovani del posto che lanciavano pietre e cercavano di creare delle barricate. La risposta dei soldati israeliani è stata lanciare lacrimogeni e bombe sonore e sparare con proiettili di gomma ma con metallo all’interno. Al momento non sono stata contattata dalla Farnesina, io conto di restare qui anche se spostarsi è difficile perché i checkpoint sono chiusi. A Gaza la situazione è molto più critica, le operazioni militari israeliane hanno colpito indiscriminatamente. Le persone si chiudono in casa”. Questa la testimonianza da Hebron di Francesca Campanini, volontaria italiana della cooperazione internazionale. (Fabrizio Rostelli/alanews)
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