L’Argentina è in lutto per la scomparsa del suo primo Papa. Don Daniel Antúnez, presidente di Missioni Don Bosco, sottolinea la connessione unica con Francesco, evidenziando l’impegno a favore dei bisognosi. La Onlus si ispira al carisma di Don Bosco e abbraccia il messaggio di speranza del Papa in tutto il mondo
L’Argentina si trova in un momento di profondo lutto per la scomparsa di Papa Francesco, un pontefice che ha rappresentato non solo la Chiesa cattolica, ma anche un simbolo di speranza per il popolo argentino. Don Daniel Antúnez, presidente di Missioni Don Bosco e salesiano, ha espresso con grande emozione il legame speciale che unisce l’Argentina al Santo Padre. La figura di Francesco è stata un faro di sostegno per i più vulnerabili, e Antúnez ha sottolineato come la loro sintonia si sia tradotta in una reale cooperazione a favore dei progetti per gli ultimi della terra.
Le radici della missione salesiana
La Onlus salesiana di Valdocco, attiva da 35 anni, ha radici profonde nel contesto che ha alimentato la formazione pastorale di Jorge Mario Bergoglio. L’arcivescovo di Buenos Aires aveva instaurato un rapporto di amicizia e collaborazione con Don Antúnez, il quale ricorda con affetto i numerosi incontri avvenuti a Roma, in occasioni significative come la Corsa dei Santi e il Concerto di Natale. Questi momenti hanno cementato un legame che ha reso ancora più forte l’impegno comune verso i più bisognosi.
L’eredità di Papa Francesco
Don Antúnez ha messo in evidenza come il pensiero di Francesco risuoni in modo profondo con i valori di Missioni Don Bosco, focalizzati sull’attenzione ai giovani diseredati e sulla presenza nelle periferie del mondo. “Il carisma di Don Bosco è stato confermato e potenziato dal magistero di Papa Francesco”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza delle sue parole nel motivare i missionari salesiani operanti in 136 paesi. Questi missionari si sono sentiti sostenuti dal messaggio del Papa, spronati a superare i limiti e a dare voce a comunità oppresse, da quelle in Amazzonia a quelle in Myanmar, passando per l’Africa martoriata dalla guerra e le zone di conflitto in Medio Oriente e in Europa.
Un’era che si chiude
La scomparsa di Papa Francesco segna non solo la fine di un’era per la Chiesa cattolica, ma anche una perdita profonda per un’intera nazione che ha visto in lui un campione di giustizia sociale e compassione. La sua eredità continuerà a vivere nei cuori di coloro che si sono ispirati alla sua visione inclusiva e solidale, rendendo omaggio a un uomo che ha dedicato la sua vita a migliorare le condizioni di vita dei meno fortunati.