Migranti, stop aiuti in Iraq: “Ma il Paese non è stabile”
Terre des Hommes: “Viene considerato ricco, ma la situazione è grave”
(Iraq). “Terre des Hommes si occupa di protezione dei minori e in Iraq lavoriamo in tutti i campi per rifugiati di Erbil, che sono 4, e nei 6 campi per sfollati. Fuori dal Kurdistan abbiamo attività in diversi territori dell’Iraq federale. In Kurdistan ci sono circa 250mila rifugiati siriani e un milione di adp in tutto l’Iraq – così Miriam Ambrosini, rappresentante di Terre des Hommes in Iraq – Siamo in un momento di passaggio per il sistema umanitario perchè il sistema dell’emergenza è stato dichiarato ufficialmente finito alla fine del 2022 e siamo nel processo di smantellamento del coordinamento delle Nazioni Unite, e questo porta con sè una drastica diminuzione dei fondi. L’Iraq viene visto come un Paese ricco quindi non avrà mai aiuti per lo sviluppo, però questo non va di pari passo con i bisogni delle famiglie che vivono in una condizione di povertà estrema crescente. Ci sono diverse sacche di vulnerabilità, anche a livello dei diritti umani, quindi è un Paese tutt’altro che stabile”. (Fabrizio Rostelli/alanews)
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