Navalny, l’attivista per il disarmo Olga Karatch: “La sua morte una sorpresa per tutti”
La candidata al Nobel per la Pace: “L’Ue crede nel potere delle armi, non delle persone”
(Milano). “La morte di Alexei Navalny è stata una grande sorpresa per tutti. Se qualcuno è un leader molto forte, si pensa che non possa essere morto. Ma purtroppo la tortura nelle carceri bielorusse e russe è molto alta e in questi anni, dalle proteste bielorusse del 2020, abbiamo già sette prigionieri politici morti per tortura o suicidatisi a causa delle torture”. Così l’attivista per il disarmo Olga Karatch, bielorussa, premio Alexander Langer 2023 e candidata quest’anno al Nobel per la Pace, a margine dell’incontro pubblico alla Caritas Ambrosiana di Milano. “L’Unione Europea, secondo me, crede nel potere delle armi, ma non crede nel potere delle persone. Io sono l’opposto, credo nel potere delle persone. Sono abbastanza scettica sul potere delle armi, ma penso che l’Unione Europea non usi il potere della società civile. In Bielorussia e in Russia non sentiamo molto sostegno da parte dell’Unione Europea su molti piani”, ha proseguito. (Matteo Galiè/alanews)
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