Il presidente panamense José Raúl Mulino ha confermato che non ci saranno basi militari di nessuna potenza, compresi gli Stati Uniti, in Panama. Il trattato di neutralità sul canale interoceanico deve essere rispettato, garantendo solo la presenza della Repubblica.
Il presidente della Repubblica di Panama, José Raúl Mulino, ha recentemente fatto dichiarazioni significative riguardo alla presenza di basi militari straniere nel Paese. In una conferenza stampa, ha affermato con chiarezza che Panama non permetterà l’installazione di basi militari da parte di potenze esterne, inclusi gli Stati Uniti. Questa posizione si inserisce in un contesto geopolitico delicato e riflette la determinazione del governo panamense di mantenere la sovranità e il controllo sulla propria sicurezza.
La dichiarazione di Mulino
Durante la conferenza settimanale, Mulino ha dichiarato: “Credetemi, non ci saranno basi militari di nessuna potenza, che siano gli Stati Uniti o qualsiasi altra parte del mondo. Il trattato di neutralità va rispettato.” Queste parole evidenziano il forte impegno del governo panamense nel proteggere la propria identità nazionale e nel non diventare un terreno di scontro per interessi esterni.
Il trattato di neutralità del 1977
La dichiarazione di Mulino si basa sul trattato di neutralità firmato nel 1977 tra Panama e gli Stati Uniti. Questo accordo garantisce la neutralità permanente del Canale di Panama, un elemento chiave per la stabilità e la sovranità nazionale.
Contesto geopolitico complesso
La posizione di Mulino si colloca all’interno di un panorama geopolitico complesso. Negli ultimi anni, l’America Latina ha visto un crescente interesse da parte di potenze globali come Cina e Russia, che cercano di espandere la propria influenza nella regione. Panama, grazie alla sua posizione strategica, è un punto focale per le dinamiche internazionali. La dichiarazione del presidente è volta a rassicurare sia la popolazione panamense che la comunità internazionale sul fatto che il Paese non intende diventare un campo di battaglia per interessi esterni.
L’esclusione di basi militari straniere è vista come un tentativo di preservare la pace e la stabilità nella regione. Le tensioni geopolitiche possono facilmente riflettersi a livello locale, e il governo panamense è consapevole dei rischi legati all’interferenza di potenze straniere.