Nuove sanzioni commerciali mirano a limitare l’accesso del Cremlino alla tecnologia britannica
Il governo britannico ha recentemente introdotto un divieto sull’esportazione dei gamepad verso la Russia, una decisione significativa che mira a prevenire l’utilizzo di questi dispositivi nel controllo di droni impiegati nel conflitto ucraino. Questo provvedimento è stato annunciato dal Ministero degli Esteri britannico all’interno di un nuovo pacchetto di sanzioni commerciali contro Mosca, concepito per limitare l’accesso della Russia alla tecnologia britannica, in particolare nei settori della difesa e dell’energia.
La motivazione dietro il divieto
Il viceministro degli Esteri, Stephen Doughty, ha evidenziato come il Cremlino stia cercando di sfruttare il mercato britannico per rinforzare il proprio sforzo bellico, acquisendo beni apparentemente innocui e trasformandoli in armi. Questa manovra non è nuova; da anni, la comunità internazionale monitora attentamente le modalità con cui la Russia utilizza tecnologie di consumo per scopi militari. In particolare, l’uso dei controller è stato segnalato come un metodo innovativo ma preoccupante per il controllo dei droni, che possono essere equipaggiati per operazioni di attacco.
Un contesto di crescente pressione internazionale
Le sanzioni britanniche giungono in un momento critico, a tre anni dall’invasione dell’Ucraina, e si inseriscono in un contesto di crescente pressione internazionale su Mosca. Le forze armate russe continuano a colpire obiettivi civili, e il governo del Regno Unito si è impegnato a prendere misure decisive per ostacolare queste azioni. È evidente che il Regno Unito non è solo nella sua posizione; altri paesi hanno adottato misure simili, cercando di isolare ulteriormente la Russia sul piano commerciale e tecnologico.