Una recinzione con del filo spinato | Pixabay - alanews.it
Vilnius, 14 aprile – Nei recenti tre giorni, la guardia di frontiera lettone ha respinto 179 persone al confine con la Bielorussia. Dall’inizio del 2025, i respingimenti hanno raggiunto quota 877. Il governo lettone ha così prorogato fino al 30 giugno lo stato di emergenza. Crescono i timori per l’uso strumentale delle migrazioni da parte di Minsk, dopo l’accordo tra Lukashenko e Sharif per il trasferimento di 150.000 lavoratori pachistani. Nel 2024, i respingimenti totali ammontano a 5.388.
Negli ultimi tre giorni, la guardia di frontiera lettone ha respinto 179 migranti al confine con la Bielorussia, secondo quanto riportato dalla Radiotelevisione lettone. Questo evento si inserisce in un contesto di crescente pressione migratoria, che ha portato a un totale di 877 respingimenti dall’inizio dell’anno 2025. Le autorità lettone stanno affrontando una situazione complessa, caratterizzata da un aumento significativo dei flussi migratori e da sfide geopolitiche che richiedono misure straordinarie.
Il governo lettone ha risposto a questo aumento dichiarando lo stato di emergenza lungo l’intera frontiera con la Bielorussia, una misura prorogata fino al 30 giugno 2025. Questa decisione è stata presa per affrontare le sfide legate alla sicurezza e alla gestione dei confini, con restrizioni al transito che ora riguardano esclusivamente i mezzi a motore. Le autorità lettone giustificano tali misure con la necessità di tutelare la sovranità nazionale e di prevenire potenziali crisi umanitarie.
Il contesto di queste migrazioni è ulteriormente complicato da timori riguardo a un possibile utilizzo strumentale dei flussi migratori da parte del governo bielorusso. Recentemente, è emersa la notizia di un accordo tra il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko e il premier pachistano Shehbaz Sharif, relativo al trasferimento di 150.000 lavoratori pachistani in Bielorussia. Tale sviluppo ha suscitato preoccupazioni tra gli analisti, che vedono in questo accordo una potenziale opportunità per Minsk di intensificare le pressioni migratorie verso l’Unione Europea.
Nel 2024, la Lettonia ha registrato 5.388 respingimenti di migranti clandestini provenienti dalla Bielorussia. Questo numero evidenzia una tendenza preoccupante che ha spinto le autorità lettone a implementare strategie più rigorose per il controllo dei confini. Le operazioni di monitoraggio e sorveglianza sono state intensificate, con un focus particolare sulle aree più vulnerabili e sui valichi meno controllati.
Le politiche adottate dalla Lettonia riflettono una risposta più ampia dell’Unione Europea alle sfide migratorie, caratterizzate da un equilibrio tra sicurezza e rispetto dei diritti umani. Le autorità europee stanno valutando come affrontare in modo efficace la questione, garantendo al contempo il rispetto delle norme internazionali e delle convenzioni sui diritti dei migranti.
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