Istanbul è stata scossa da oltre 180 scosse di assestamento dopo un terremoto di magnitudo 6.2. La più recente registrata è stata di magnitudo 4.1. Sebbene non ci siano stati gravi danni, alcuni edifici e parti delle storiche mura di Costantinopoli hanno subito crolli. 221 persone sono state ferite, ma nessuna in pericolo di vita. Molti abitanti cercano rifugio nei parchi
I residenti di Istanbul hanno vissuto una notte di paura e apprensione a causa di un terremoto di magnitudo 6.2 che ha colpito la regione del Mare di Marmara. L’evento sismico ha avuto il suo epicentro nei pressi di Silivri, una località alla periferia della metropoli turca. Da quel momento, sono state registrate oltre 180 scosse di assestamento, evidenziando la continua instabilità della zona. L’ultima scossa, di magnitudo 4.1, si è verificata alle 7:19 ora locale.
Le reazioni delle autorità
Le autorità turche, inclusa l’agenzia per i disastri e le emergenze (Afad), hanno rassicurato la popolazione, affermando che, fortunatamente, il sisma non ha causato danni significativi alle infrastrutture. Tuttavia, i media locali hanno riportato il crollo di una parte delle antiche mura di Costantinopoli e di un edificio abbandonato nel quartiere di Fatih, già in condizioni precarie. Il monitoraggio da parte dell’Afad è attivo per valutare eventuali ulteriori danneggiamenti nella storica penisola.
La reazione della popolazione
A seguito della scossa, molti residenti hanno scelto di abbandonare le loro abitazioni, dirigendosi verso le zone settentrionali di Istanbul, considerate meno vulnerabili ai rischi sismici. Alcuni di loro, in preda al panico, hanno passato la notte all’aperto, nei parchi della città, per timore di nuove scosse. Il ministro della Sanità, Kemal Memisoglu, ha confermato che 221 persone sono rimaste ferite, principalmente a causa di cadute avvenute mentre cercavano rifugio lanciandosi dalle finestre o dai balconi. Fortunatamente, nessuno dei feriti è in pericolo di vita, con la maggior parte già dimessa dagli ospedali, mentre 15 pazienti sono ancora ricoverati per osservazione.