Blocchi stradali in diverse città. Gli studenti contestano le autorità per la mancanza di risposte: il presidente serbo, Aleksandar Vučić, ha indetto una manifestazione a sostegno del governo
In Serbia, la protesta degli studenti continua, con manifestazioni a Niš, terza città nel sud del Paese, e blocchi stradali in diverse città, tra cui Belgrado. Gli studenti contestano le autorità per la mancanza di risposte. Un gruppo di ciclisti si dirige verso Strasburgo per presentare le loro richieste all’Europarlamento. Il presidente serbo, Aleksandar Vučić, ha indetto una manifestazione a sostegno del governo.
Negli ultimi mesi, la situazione politica in Serbia ha visto un notevole fermento, con un aumento delle proteste studentesche nelle città di Niš e Belgrado. Gli studenti, delusi dalle attuali politiche educative, hanno deciso di alzare la voce contro un governo che, a loro avviso, ignora le loro istanze. Le manifestazioni, che hanno bloccato diverse facoltà universitarie, sono un chiaro segnale del crescente malcontento tra i giovani, i quali chiedono un cambiamento sostanziale nel sistema educativo.
Un movimento in crescita
Le manifestazioni degli studenti serbi, che si sono intensificate negli ultimi cinque mesi, evidenziano una forte richiesta di riforme nel settore dell’istruzione. In particolare, gli studenti di Niš hanno preso posizione contro il governo, accusandolo di non ascoltare le loro richieste. Questo movimento non è isolato, ma fa parte di un trend più ampio che coinvolge i giovani di tutto il Paese, desiderosi di un futuro migliore e di un’istruzione di qualità.
Proteste pacifiche ma incisive
Le proteste pacifiche hanno avuto un impatto significativo, creando disagi al traffico e ai servizi di trasporto pubblico. Recentemente, gli studenti di Belgrado hanno organizzato una manifestazione davanti alla sede della Radio-Televisione di Stato serba (RTS) per contestare un reportage che dichiarava la fine dei blocchi universitari. Questo episodio ha ulteriormente alimentato il malcontento, poiché gli studenti sentono di non ricevere risposte adeguate alle loro istanze.
Un viaggio verso Strasburgo
Un’iniziativa particolare è stata lanciata da un gruppo di circa ottanta studenti, che stanno affrontando un viaggio in bicicletta verso Strasburgo. L’obiettivo è presentare le loro richieste all’Europarlamento e ad altre istituzioni europee. Attualmente in Austria, hanno già ricevuto un’accoglienza calorosa dalla diaspora serba. Le tappe precedenti, tra cui Budapest, Bratislava, Vienna e Linz, hanno visto un significativo sostegno, con l’arrivo a Strasburgo previsto per il 15 aprile.
Risposta del governo
In risposta a questo crescente movimento, il presidente serbo Aleksandar Vučić ha annunciato una manifestazione a favore del suo governo, programmata per il 12 aprile a Belgrado. Durante questo evento, Vučić presenterà il nuovo “Movimento patriottico”, un’iniziativa destinata a unire le forze politiche e sociali contro le proteste studentesche. Questo sviluppo segna un momento cruciale nella dinamica politica del Paese, mettendo in luce il divario tra le istanze giovanili e le risposte governative.
In conclusione, la situazione attuale in Serbia rappresenta un punto di svolta per il coinvolgimento degli studenti nella politica nazionale, sottolineando l’importanza di un dialogo aperto tra le nuove generazioni e le autorità.