Siria, il teatro contro il terrorismo: “Le nostre opere per salvarci dal futuro oscuro”
Il direttore: “Ho studiato a Roma, ora combatto con la cultura”
(Aleppo). “Sono un regista e il direttore artistico del Teatro Stabile Nazionale di Aleppo dal 1982
Io sono laureato a Roma alla Silvio D’Amico e ho lavorato con grandi registi italiani come Pasolini – a parlare è Elia Kajmini, direttore del Teatro Stabile di Aleppo. Come altri siriani è in coda per ricevere gli aiuti umanitari, perché senza non potrebbe sopravvivere. Dopo gli studi a Roma ha usato la sua arte come “arma” contro l’imbarbarimento prodotto dalla guerra – Sto preparando uno spettacolo ma ora dopo il terremoto stiamo lavorando su altro, legato a quello che è successo. Nei primi giorni purtroppo le organizzazioni internazionali non ci hanno aiutato per colpa delle sanzioni filo americane. La situazione culturale è influenzata anche da quella politica, non ci sono fondi ma ci sono le sanzioni che pesano su tutto quello che facciamo. Abbiamo lavorato più durante la guerra che ora, perché ci spingeva lavorare contro il terrorismo attraverso il teatro e la cultura. Le nostre opere servono a questo. Il futuro è molto oscuro, se rimangono queste sanzioni. Combattiamo su più fronti, il Paese è distrutto totalmente e ora con il terremoto ci sono state stragi terribili. Ora in molti vivono in tenda, senza casa. Bisogna aiutare questa gente”. (Sara Iacomussi/alanews)
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