Siria, salvato dalle scosse dal parto della moglie: “Volevo chiamare mio figlio Terremoto”
“Nessuno era d’accordo, quindi è Salam, Pace”
(Siria). “Il 6 febbraio verso le 4 e mezza del mattino abbiamo sentito l’edificio muoversi. Abbiamo preso i ragazzi e siamo usciti di casa però fuori faceva freddo e pioveva molto, mia moglie proprio in quel momento ha dovuto partorire e siamo andati in ospedale – Ali è un uomo che vive nel centro di accoglienza di Hanano, alla periferia di Aleppo in Siria. È qui da quando c’è stato il terremoto, da cui si è salvato anche perché la moglie doveva partorire – Quando mio figlio è nato ho voluto chiamarlo Terremoto, però la famiglia ha voluto, quindi l’ho chiamato Salam, cioè Pace. Dopo il parto siamo venuti qui in questo centro di accoglienza”. (Sara Iacomussi/alanews)
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