Teheran sta perseguendo giustizia legale per l’uccisione di Qassem Soleimani, comandante delle forze Qods, assassinato nel 2020 da un raid americano. Il portavoce del ministero degli Esteri ha ribadito che l’Iran non perdonerà
L’Iran sta attuando una strategia intensa per ottenere giustizia riguardo all’uccisione di Qassem Soleimani, il comandante delle Forze Qods delle Guardie della Rivoluzione, assassinato a Baghdad nel gennaio 2020 in un attacco aereo ordinato dagli Stati Uniti. Con l’obiettivo di perseguire responsabilità legali, il governo iraniano ha riaffermato la sua determinazione a non perdonare un atto che ha avuto un impatto significativo sulle relazioni tra Teheran e Washington.
La reazione dell’Iran alle provocazioni
Questa iniziativa è stata comunicata dal portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, in risposta a dichiarazioni provocatorie del quotidiano ultra-conservatore “Kayhan”. Questo giornale, noto per la sua vicinanza alla Guida Suprema Ali Khamenei, ha affermato che l’ex presidente Donald Trump dovrebbe temere per la propria vita, suggerendo che verrà ucciso in vendetta per la morte di Soleimani. La retorica violenta del giornale, che ha affermato che Trump riceverà “vari proiettili nella sua testa vuota nei prossimi giorni”, mette in evidenza la crescente tensione e la rabbia che circondano questo episodio.
L’eredità di Soleimani e le sue conseguenze
La morte di Soleimani ha avuto un impatto profondo non solo a livello politico, ma anche sul piano sociale e culturale in Iran. Considerato un eroe nazionale, Soleimani era visto come il principale architetto della strategia militare iraniana in Medio Oriente. La sua uccisione ha scatenato reazioni forti, tra cui attacchi missilistici contro basi americane in Iraq, segnando un’escalation delle tensioni tra i due paesi.
Baghaei ha messo in evidenza che l’Iran non esiterà a perseguire ogni possibile via legale per ottenere giustizia, un passo che potrebbe includere azioni in tribunali internazionali. Tuttavia, il percorso legale potrebbe rivelarsi complicato a causa della protezione diplomatica che gli Stati Uniti possono invocare. La questione della responsabilità per l’omicidio di Soleimani è diventata un tema caldo nel dibattito politico iraniano, con molti che chiedono una risposta ferma e immediata.