Ucraina, Weapon Watch: “Invio armi è stata scelta politica NATO senza dibattito pubblico”
Tombola: “Industria militare Ucraina forte, 10 anni fa era 4 esportatore mondiale di armi”
(Roma). “10 anni fa l’Ucraina era il 4 esportatore mondiale di armamenti, non stiamo parlando di un Paese in via di sviluppo senza industria militare. Nei primi anni della sua esistenza fece dei passi avanti per il disarmo ma era in possesso di un quantitativo enorme di armi leggere distribuito in tutti i conflitti degli anni ’90 e duemila. Erano i militari stessi a commerciarle. Prima della guerra, l’industria militare di stato ucraina vedeva impiegati circa 67mila dipendenti. All’Ucraina non servivano così tante armi, se le sono sempre fatte da soli. La partecipazione dei Paesi NATO a questo enorme rifornimento militare impegna i governi, si è scelto da che parte stare, si tratta di una presa di posizione politica. Non c’è stato alcun dibattito pubblico. Ho dei dubbi che servissero migliaia di Stinger e Javelin in mano a milizie non addestrate”. Lo ha dichiarato Carlo Tombola, presidente dell’Osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei (The Weapon Watch). (Fabrizio Rostelli/alanews)
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