Un Giudice Federale stabilisce che lo smantellamento di USAID da parte di DOGE potrebbe violare la Costituzione

Un giudice federale ha stabilito che il smantellamento della USAID da parte del DOGE di Elon Musk potrebbe violare la Costituzione. L’ordine blocca ulteriori tagli e richiede il ripristino dell’accesso a tutti i dipendenti. L’azione legale è stata intrapresa da impiegati della USAID.

In una recente decisione che potrebbe avere ripercussioni significative, un giudice federale ha stabilito che il smantellamento di USAID da parte di DOGE, il programma del miliardario Elon Musk, potrebbe violare la Costituzione degli Stati Uniti. Martedì, il giudice Theodore Chuang della Corte Distrettuale del Maryland ha bloccato indefinitamente ulteriori riduzioni all’agenzia, sottolineando la necessità di ripristinare l’accesso a email e computer per tutti i dipendenti di USAID, compresi quelli in congedo amministrativo.

Le conseguenze del dismanteling

La sentenza richiede un ripristino parziale delle funzioni di USAID, ma non restituisce completamente i posti di lavoro. Le affermazioni pubbliche di Musk, in particolare quella di aver “inviato USAID nel trituratore”, hanno contribuito a questa decisione. Chuang ha concluso che Musk esercita un controllo significativo su DOGE, il che solleva interrogativi sulla legittimità delle sue azioni.

L’impatto sul settore umanitario

Il ricorso legale, presentato da dipendenti e appaltatori di USAID, sostiene che Musk e DOGE stiano esercitando un potere che spetta solo a chi viene eletto o confermato dal Senato. Norm Eisen, presidente esecutivo del State Democracy Defenders Fund, ha dichiarato che questa sentenza rappresenta un traguardo importante nella resistenza contro DOGE. La decisione evidenzia la violazione della Clausola di Nomina della Costituzione, che richiede approvazione presidenziale e conferma del Senato per determinati funzionari pubblici.

Conseguenze umanitarie e politiche

Le azioni di DOGE hanno già portato a conseguenze drammatiche per milioni di persone in tutto il mondo. Abby Maxman, CEO di Oxfam America, ha avvertito che il congelamento dei finanziamenti e i tagli ai programmi stanno causando effetti letali per le popolazioni vulnerabili. Gli oppositori dell’amministrazione Trump sostengono che quest’ultima non avesse l’autorità di trattenere fondi già approvati dal Congresso, evidenziando la crescente frustrazione tra i legislatori Democratici.

L’amministrazione ha giustificato le sue azioni affermando che DOGE stia cercando di eliminare sprechi e frodi nel governo federale, un messaggio che sostiene la campagna di Trump per le elezioni del 2024. Tuttavia, il giudice Chuang ha dichiarato che il rapido smantellamento di USAID da parte di DOGE potrebbe danneggiare l’interesse pubblico, privando i legislatori eletti della loro autorità costituzionale di decidere se e come chiudere un’agenzia creata dal Congresso.

Questa vicenda non è solo una battaglia legale, ma rappresenta un conflitto più ampio sui valori fondamentali della democrazia americana, con implicazioni significative per il futuro dell’assistenza internazionale e della governance negli Stati Uniti.