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USA, incertezza causata da Trump: i miliardari spostano i soldi in Svizzera

I super-ricchi americani stanno spostando verso la Svizzera i propri patrimoni a causa dell’incertezza causata dalla presidenza di Trump. Secondo il Financial Times, stanno aumentando le aperture di conti nelle banche svizzere, richiedendo maggiore trasparenza fiscale.

Negli Stati Uniti, una tendenza preoccupante sta emergendo tra i miliardari americani: un numero crescente di super-ricchi sta cercando rifugio finanziario in Svizzera. Questa situazione, intensificatasi a partire dall’insediamento del presidente Trump, ha attirato l’attenzione dei media internazionali, in particolare del Financial Times, che ha evidenziato come l’incertezza politica ed economica stia spingendo i patrimoni verso lidi più sicuri.

La fuga dei capitali

Mentre molte aziende internazionali, come Hyundai, stanno aumentando i propri investimenti negli Stati Uniti per mantenere buoni rapporti con l’amministrazione e prevenire potenziali ritorsioni, i miliardari americani sembrano intraprendere un percorso opposto. Secondo le informazioni riportate, stanno elaborando piani per trasferire una parte significativa dei loro beni in Svizzera, un paese noto per la sua stabilità economica e il suo sistema bancario riservato.

Negli ultimi mesi, banchieri privati, family office e gruppi di gestione patrimoniale hanno registrato un aumento esponenziale di richieste da parte di clienti interessati ad aprire conti bancari e di investimento in Svizzera. Questo trend ricorda eventi passati, in particolare la grande crisi finanziaria del 2007-2008, quando molti americani temevano per la sicurezza dei loro risparmi a causa del collasso di Lehman Brothers e delle successive turbolenze nel sistema bancario statunitense.

Un porto sicuro

La Svizzera è tradizionalmente vista come un porto sicuro per i capitali, soprattutto nei momenti di crisi. Nonostante le autorità statunitensi abbiano adottato misure rigorose per combattere l’evasione fiscale, costringendo molte banche svizzere a conformarsi alle normative fiscali statunitensi, l’attrattiva del paese elvetico è rimasta intatta. Le banche svizzere, dopo aver aumentato la trasparenza e condiviso informazioni sui titolari di conti americani, hanno riconquistato la fiducia dei super-ricchi, rendendole nuovamente appetibili.

Questa migrazione di capitali non è limitata ai miliardari. I dati mostrano che anche investitori istituzionali e fondi di investimento stanno diversificando i propri portafogli, spostando capitali da Wall Street verso mercati europei. Secondo un report della Bank of America, sono stati trasferiti ben 34 miliardi di dollari da Wall Street a mercati europei, un chiaro segnale di un cambiamento di rotta.

La reazione dei mercati

L’andamento dei mercati finanziari evidenzia ulteriormente questa tendenza. Dal 20 gennaio, giorno dell’insediamento di Trump, la Borsa americana ha registrato un calo del 3,8%. Al contrario, i listini europei, tra cui Milano, Francoforte e Parigi, hanno mostrato performance positive, con aumenti rispettivamente dell’8,9%, del 10% e del 4,9%. Questo divario evidenzia come gli investitori stiano cercando opportunità più sicure e promettenti al di fuori degli Stati Uniti.

Inoltre, i dati di UBS rivelano che gli hedge fund, noti come Commodity Trading Advisers (CTA), hanno drasticamente ridotto la loro esposizione al mercato azionario, in particolare a quello statunitense, per un totale di 100 miliardi di dollari nelle ultime quattro settimane. Questa decisione è stata motivata dall’incertezza derivante dalla politica di Trump, che rimane spesso indecifrabile e instabile.

L’incertezza politica e le sue ripercussioni

L’incertezza non è solo una questione economica, ma anche politica. L’amministrazione Trump ha spesso preso decisioni sorprendenti e controverse, alimentando un clima di instabilità. Le politiche commerciali aggressive, le tensioni con alleati storici e le minacce di ritorsioni fiscali hanno creato un ambiente in cui i miliardari statunitensi si sentono costretti a proteggere i propri patrimoni.

La Svizzera, con il suo sistema bancario solido e la sua reputazione di neutralità, si presenta come la scelta ideale per chi cerca di preservare il proprio capitale in un periodo così turbolento. Tuttavia, resta da vedere se questa tendenza continuerà nei prossimi mesi o se gli eventi politici ed economici in corso porteranno a una stabilizzazione della situazione, rendendo nuovamente conveniente investire negli Stati Uniti.

In questo contesto, i miliardari americani stanno dimostrando una capacità di adattamento e una strategia di protezione dei propri beni, evidenziando come la finanza possa rispondere rapidamente alle sfide poste dall’incertezza politica.

Redazione

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