Caracas, 24 aprile – Un nuovo volo con 174 migranti venezuelani deportati dagli Stati Uniti è atterrato all’aeroporto di Maiquetía. Fa parte del piano di rimpatrio ‘Ritorno alla Patria’ del governo di Nicolás Maduro. Da febbraio, rimpatriati 2.731 migranti
Un nuovo volo ha portato a casa 174 migranti venezuelani deportati dagli Stati Uniti, atterrando all’aeroporto di Maiquetía, situato a circa 24 chilometri da Caracas. Questo aereo, appartenente alla compagnia statale Conviasa, ha accolto a bordo 29 donne e 145 uomini, tutti rimpatriati nell’ambito delle misure promosse dal governo di Nicolás Maduro. L’iniziativa fa parte del piano denominato “Ritorno alla Patria”, una strategia che mira a riaccogliere i cittadini venezuelani costretti a lasciare il paese in cerca di migliori opportunità.
Il contesto del rimpatrio
I migranti sono stati trasferiti dall’aeroporto di Palmerola, in Honduras, dove erano stati portati dopo essere stati arrestati o deportati dagli Stati Uniti, principalmente durante l’amministrazione Trump. La decisione di rimpatriarli ha suscitato reazioni contrastanti in Venezuela, un paese che da anni affronta una crisi economica e sociale senza precedenti, spingendo milioni di cittadini a cercare fortuna all’estero.
Un numero significativo di rimpatri
Dal mese di febbraio 2025, il governo venezuelano ha effettuato il rimpatrio di 2.731 migranti, un dato che evidenzia l’intensificarsi dei voli di questo tipo. Questo fenomeno non è solo un aspetto della politica interna del Venezuela, ma si inserisce in un contesto geopolitico più ampio, dove le questioni migratorie sono sempre più sotto i riflettori. La situazione dei migranti venezuelani è complessa: molti di loro hanno affrontato esperienze traumatiche durante il loro viaggio e ora si trovano a dover reintegrarsi in una società che presenta enormi sfide.