Roma, 24 apr – In occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione, l’ex premier avverte sui pericoli del nazionalismo e richiama l’Occidente e il concetto di libertà. Oggi l’Ucraina rappresenta un confine critico per l’Europa
In un recente intervento su La Repubblica, l’ex primo ministro Paolo Gentiloni ha offerto una riflessione significativa in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione, sottolineando l’importanza della Resistenza come atto fondativo del patriottismo repubblicano italiano. Gentiloni mette in evidenza come questo patriottismo debba essere intrinsecamente democratico, nonostante le storiche difficoltà che la sinistra ha affrontato nel riconoscere l’idea di Patria. La nostra identità nazionale si è forgiata attraverso il sacrificio dei partigiani, i quali hanno combattuto per la libertà contro il fascismo.
Il patriottismo democratico
Gentiloni rende omaggio agli ultimi presidenti della Repubblica, Ciampi, Napolitano e Mattarella, che hanno avuto un ruolo cruciale nella promozione di un patriottismo democratico. L’ex premier avverte che chi interpreta il patriottismo in chiave nazionalista ignora non solo le radici della nostra Repubblica, ma sottovaluta anche i pericoli del nazionalismo, che alimenta conflitti e divisioni a livello globale. La Patria celebrata il 25 aprile, sostiene Gentiloni, è antifascista e non nazionalista, una distinzione fondamentale per comprendere il nostro passato e il nostro presente.
La crisi dell’Occidente
Un altro aspetto chiave del suo intervento riguarda il concetto di Occidente. Gentiloni osserva che l’Occidente, così come lo abbiamo conosciuto, è stato plasmato dalla leadership degli Stati Uniti, ma oggi questa idea appare in crisi. L’ex premier segnala che l’architettura dell’ordine mondiale è stata gradualmente erosa e che l’Europa ora si trova a dover preservare il liberalismo con difficoltà. Questa situazione ci fa sentire orfani di una visione comune e mette in evidenza come sia necessario ritrovare un senso di unità.
La lotta per la libertà
Infine, Gentiloni si sofferma sull’idea di libertà. Ricorda che la lotta degli antifascisti, molti dei quali furono incarcerati o costretti all’esilio, rappresenta un valore fondamentale da difendere. Oggi, le autocrazie minacciano questa libertà, cercando di instaurare regimi che si mascherano da democrazie formali. Il confine tra chi sostiene e chi avversa la libertà, secondo Gentiloni, è attuale e si manifesta in contesti come l’Ucraina, dove si gioca una partita cruciale per il futuro dell’Europa e dei suoi valori democratici.