Afghanistan, Di Maio: “Il rimpatrio dell’ambasciatore scelta operativa”
Il ministro degli Esteri: “Non per motivi di sicurezza, doveva gestire l’unità di crisi”
POLITICA (Scandiano). “Non abbiamo fatto rientrare l’ambasciatore Sandalli per ragioni di sicurezza, altrimenti non avremmo lasciato neanche il console Claudi. L’abbiamo fatto perché qui alla Farnesina abbiamo l’unità di crisi e aveva bisogno di tutte le strumentazioni che servono per gestirla”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è tornato sul rimpatrio dell’ambasciatore. “Noi – ha detto videocollegato da Scandiano – abbiamo fatto una scelta operativa. L’ambasciatore Sandalli mi aveva chiesto di restare a Kabul. Io gli ho detto: se devi gestire l’evacuazione di migliaia di afghani devi avere il database dell’intelligence, non lo puoi fare dall’aeroporto di Kabul con uno smartphone”. (a.mapelli)
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