Amnesty davanti l’ambasciata iraniana per la scarcerazione di Djalali: “No alla pena di morte”
La protesta è stata pacifica e con loro anche Articolo 21
POLITICA (Roma). Dopo la manifestazione di ieri a Novara, oggi Amnesty International si è riunita davanti l’ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran per chiedere la liberazione di Ahmadreza Djalali. I manifestanti, tutti uniti dietro lo striscione che riportava la scritta: “no alla pena di morte”, hanno protestato pacificamente per salvare la vita dello studioso di origini iraniane. L’uomo, in carcere da oltre 2mila giorni, potrebbe essere giustiziato il prossimo 21 maggio per spionaggio . “La diplomazia giocherà un ruolo importante. E’ inaccettabile che persone innocenti siano usate come pedine di scambio”, ha dichiarato il portavoce di Amnesty, Riccardo Nuory. “Ci sono sul tavolo varie opzione. Ci auguriamo che l’Alto Rappresentante Ue, oggi a Teheran, possa concludere un accordo per farlo scarcerare”, ha sottolineato Tiziana Ciavardini di Articolo 21. (Davide Di Carlo/alanews)
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