Attacco a Strasburgo, signora: “Ce lo aspettavamo”
“Ora città mobilitata per non lasciare indifese le persone”
POLITICA (Strasburgo). Penso che per persone cerchino dei luoghi dove possano raccogliersi. Ovviamente lo shock è enorme, ma allo stesso tempo ci aspettavamo che un giorno sarebbe successo al mercatino di Natale di Strasburgo. Ce lo aspettavamo, ma ovviamente speravamo non succedesse. Alla fine però è accaduto. Le persone cercano dei luoghi dove raccogliersi, ce ne sono altri in città: le chiese sono aperte ovunque, i preti sono a disposizione delle persone per ascoltarle, pregare con loro se ne hanno voglia. Credo che la città si sia mobilitata per fare in modo che le persone non siano troppo indifese davanti a questo dramma.
Ieri sera avevo una riunione di lavoro ed è abbastanza incredibile ma ho appreso dall’Italia che stava succedendo qualcosa. Ero in riunione con un signore italiano che ha ricevuto una chiamata dalla sua famiglia durante la riunione. La chiamata si è chiusa senza che ci dicesse nulla, ma dopo la riunione ci ha detto che c’era stato un attentato a Strasburgo, c’erano stati dei morti ed era la sua famiglia che gli chiedeva se fossimo al sicuro. È così che ho saputo dell’attentato a Strasburgo. Ovviamente mi sono chiesta dove fosse mio figlio, che molto spesso è in giro a Starsburgo. Lui non era là, ma altri non hanno avuto questa fortuna. Così una signora di Strasburgo oggi in place Klebert quando i cittadini hanno iniziato a portare fiori, messaggi e candele sui luoghi dell’attentato di ieri. (Giulia Torbidoni)
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