Carabiniere ucciso, Salvini: “Pistola elettrica può aiutare”
Il ministro: “Spero che i due bastardi finiscano a lavorare in carcere a vita”
POLITICA (Milano). “Oggi esprimo vicinanza all’Arma e alla famiglia di Mario, che è stato ucciso a 35 anni da due per un cellulare e 100 euro. Spero che vengano beccati il prima possibile e che in Italia ci possa essere lo strumento di lavori obbligatori in carcere, come in Austria”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in visita al cantiere del CPR di Milano. “Con la pistola elettrica probabilmente si sarebbe salvata una vita. Ci saranno migliaia di uomini e donne in divisa che l’avranno in dotazione entro fine anno. Qualche sindaco è contrario, però penso che sia uno strumento utile”. (Simone Vazzana/alanews)
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