Carceri, Salvini: “Pugno di ferro per rivolta carceri, ma governo tratta”
“In momento crisi non possiamo far girare immagini di carceri in rivolta”
POLITICA (Roma). Di fronte alla rivolta nelle carceri ci vuole il “pugno di ferro” e invece “il governo pensa a trattare con chi ha messo a ferro e fuoco le prigioni”. Lo ha detto Matteo Salvini durante una diretta Facebook. “E’ surreale che i Tg intervistino i garanti dei detenuti. Vi costa tanto intervistare un poliziotto?”. Per Salvini la soluzione è una sola: “Maniere dure, rispetto della legge, con le buone o con le meno buone. Ordine, regole, disciplina. In un momento di crisi sanitaria, economica e sociale non possiamo far girare per il mondo le immagini delle carceri in rivolta”. Bisogna mandare “polizia, carabinieri, esercito, con un mandato chiaro: andate e ristabilite la legge. Invece no, stanno mandando qualcuno a trattare con chi ha messo a ferro e fuoco le carceri. Trattare!”. Insomma, “il governo invece di usare il pugno di ferro, l’intransigenza, la legge, l’ordine, parla con i garanti dei detenuti. Anche su questo ho chiesto una atteggiamento netto”. ()
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